Napoli, i disoccupati bloccano il lungomare: “Lavoro o Salario Garantito”

I senza lavoro chiedono di “ampliare e non restringere gli spazi al fine di evitare assembramenti, di garantire salute e socialità”

Duecento disoccupati aderenti al movimento “7 novembre” ha promosso un blocco stradale sul lungomare di Napoli. I manifestanti annunciano nuove azioni “fino a quando non avremo risposte per la nostra condizione e vertenza”.

I senza lavoro hanno affisso un enorme striscione con la scritta: “Nè multe nè denunce, lavoro o salario garantito”

Da anni – spiegano i militanti del movimento 7 novembre – proponiamo progetti per la rigenerazione urbana, mobilità turistica, recupero delle eccedenze alimentari e farmaceutiche, dulcis in fondo, la riapertura di spazi pubblici e la gestione delle aree verdi in città. Prospettive fattibili attraverso nuovi percorsi di aggiornamento e formazione lavoro. Eppure in citta’ negli ultimi 10 anni non e’ stato fatto nulla se non abbattere alberi e chiudere parchi e scuole ad ogni allerta meteo. Un degrado dilagante che apre la strada ad una gestione privatistica del verde pubblico”.

I disoccupati chiedono di “ampliare e non restringere gli spazi al fine di evitare assembramenti, di garantire salute e socialità, oltre che messa in sicurezza del territorio. Questioni che, se non denunciate da noi disoccupati, diventano solo temi ed argomenti da circoletti di intellettuali ed elettorali. L’amministrazione si giustifica con la questione economica della mancanza di fondi dei Comuni, in particolare della Napoli in eterno pre-dissesto. L’impressione, a fronte degli stanziamenti in essere, è che ci sia una scelta politica perpetuata negli anni più che una necessità

La protesta si è svolta davanti all’ingresso della villa comunale, un luogo per il quale “sono stati stanziati fondi dal Comune per 2 milioni di euro in un quadro che vede stanziato dallo stesso 5 milioni e mezzo per la piantumazione per tutti i quartieri della città dalle periferie al centro. Inoltre, 14 milioni di euro stanziati da Città metropolitana per la riqualificazione di parchi. Malgrado ciò – denunciano i disoccupati – si preferisce la gestione privata, si dice, non a fine di lucro. Di fatto l’associazione firmataria dell’accordo, la Greencare effettuerà lavori senza bandi di gara con una sua ditta la Euphobia come già fatto in passato per il bosco di Capodimonte. La stessa associazione ha mostrato il proprio interesse per la villa Floridiana attraverso un intervento di volontariato”.


Vogliamo lavoro e benessere, formazione per gli operatori del settore: i pochi giardinieri in forza al Comune di Napoli non possono garantire un servizio organizzato ed efficiente, promuovere il libero accesso alle aree verdi, superare il modello privatistico degli spazi pubblici. E’ impensabile – concludono – che il patrimonio verde non possa essere una risorsa per tutti in termini di lavoro e vivibilità”.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest