La dura reazione dei movimenti: “Siamo invece consapevoli che – per la legge borghese – non è “consentito” lottare davvero senza interessi personali, con coerenza, senza compromessi al ribasso, al fianco dei disoccupati /e, al fianco lavoratori e lavoratrici, al fianco dei proletari/e dei nostri quartieri abbandonati e traditi innanzitutto dalla “cosiddetta sinistra” e dai sindacati collaborazionisti”
Le lotte dei disoccupati e dei lavoratori precari nelle aule dei tribunali. Ancora atti di criminalizzazione del conflitto sociale e dei militanti e delle avanguardie sindacali. Significativa la nota diffusa dai movimenti dei senza lavoro partenopei, dal Movimento 7 Novembre.
“Dopo l’archiviazione dell’indagine di associazione a delinquere e l’avviso orale per pericolosità sociale ad Eddy Sorge e altri militanti, lavoratori e disoccupati vengono fissate, nel solo mese di Gennaio ben 5 udienze al Tribunale di Napoli – sottolinea la nota – Tutte per iniziative per dare voce a lavoratori e disoccupati”.
“Con me, sono imputati disoccupati/e, delegati SiCobas ed altri compagni/e storici del Laboratorio Politico Iskra per delle lotte collettive condotte da un corpo militante largo ed ampio e che questo succede per tante lotte con molti compagni/e in carcere – commenta Eddy Sorge militante sindacale del SICobas e portavoce del movimento disoccupati 7 Novembre – E che noi non siamo indignati. Non lo eravamo neanche quando hanno aperto l’indagine per associazione a delinquere o per gli avvisi orali in quanto “soggetti pericolosi socialmente”.
Le udienze fissate presso il Tribunale di Napoli riguardano manifestazioni e occupazioni del Maschio Angioino, contestazione dei vertici del Partito Democratico al Teatro Sannazzaro durante la campagna elettorale europee del 2017, occupazione del consiglio comunale, fumogeno acceso durante uno sciopero generale.
“Siamo invece consapevoli che – per la legge borghese – non è “consentito” lottare davvero senza interessi personali, con coerenza, senza compromessi al ribasso, al fianco dei disoccupati /e, al fianco lavoratori e lavoratrici, al fianco dei proletari/e dei nostri quartieri abbandonati e traditi innanzitutto dalla “cosiddetta sinistra” e dai sindacati collaborazionisti – aggiunge Sorge – Mentre per noi sono “pericolosi socialmente” padroni e servi che licenziano, inquinano le nostre terre, conducono guerre per profitti. Che è conseguenza logica quando non vuoi solo rappresentare ma organizzare gli sfruttati partendo dalle lotte quotidiane dentro una prospettiva di trasformazione dell’esistente. Che il sistema preventivamente prova ad isolare chi davvero si pone su un terreno rivoluzionario anche tramite la repressione. E noi dobbiamo trasformare questo terreno in solidarietà, ulteriore terreno di organizzazione e partecipazione diretta”
“Il mondo che stiamo vivendo è in una fase storica complessa, caotica e diventa ogni giorno sempre un posto più brutto nel quale vivere – conclude Sorge – Dopo due anni di pandemia capitalistica, lo scoppio della guerra in Ucraina, il genocidio a Gaza, l’imbarbarimento delle nostre società, domina l’impotenza, il disorientamento, lo spaesamento dinanzi a questi grandi processi”
Decisioni assurde. Disoccupati e precari in lotta segnalati dalle forze dell’ordine come i peggiori criminali, mentre i criminali economici che sfruttano le persone sui posti di lavoro o ignorano le leggi sulla sicurezza sul lavoro continuano ad operare, scorrazzare e produrre danni. Intanto l’economia di guerra peggiora le condizioni di vita, le aziende inquinano, licenziano soprattutto in una città travolta dal lavoro nero, dalla marginalità sociale e varie emergenze, pare che l’emergenza sia reprimere comunisti e chi lotta per il lavoro.
Ciro Crescentini