Napoli, D’Angelo candidato sindaco inaugura il comitato elettorale. Presenti molti ex ‘arancioni’

Il “manager dei poveri” ha indicato le priorità per il rilancio della Città

Oggi in via Ponte di Tappia è stato inaugurato il comitato elettorale di Sergio D’Angelo, candidato sindaco di Napoli. Guiderà tre liste civiche. L’inaugurazione è stata l’occasione per incontrare giornalisti e sostenitori. Presenti anche consiglieri, esponenti, attuali ed ex amministratori della giunta di Luigi de Magistris. Abbiamo preferito inaugurare un hub, un luogo per discutere, approfondire, socializzare, ascoltare – ha affermato D’Angelo – Abbiamo molte cose da dire alle napoletane e ai napoletani, ma anche tante cose da ascoltare da loro”.

Il “manager dei poveri” ha elencato le tre priorità  che il nuovo sindaco di Napoli dovrebbe affrontare per rilanciare la Città.   Prima un “massiccio investimento nel sociale, da finanziare con le risorse del Recovery. Il sociale – sottolinea – richiede investimenti massicci. Bisogna investire molto e nel tempo, non solo perchè è giusto nell’interesse degli ultimi e delle persone in difficoltà. E’ conveniente, oltre che giusto. E’ un investimento per gli ultimi che serve alla comunità . Bisogna contrastare la povertà non i poveri, l’emarginazione, non gli emarginati”.


Al secondo punto, occorre “mettere mano alla riorganizzazione della macchina amministrativa. Abbiamo perso la metà  dei dipendenti comunali in questi anni – ricorda – e l’età  media dei dipendenti è 50 anni, la generazione del commoder 64. Se vogliamo introdurre elementi di innovazione, se vogliamo favorire la transizione digitale ed ecologica dobbiamo assumere 400 o 500 giovani competenti”.

La terza priorità  è affrontare il tema del “disavanzo, che è spaventoso, anche se non sono 5 miliardi come dice Manfredi, esagera. Sono poco più di 3 miliardi. Credo che la prossima amministrazione abbia il problema di chiedere con forza al governo nazionale – sottolinea ancora D’Angelo – di ritornare a rifinanziare i Comuni, tutti, soprattutto quello del Sud e delle aree più svantaggiate. Avrà  il problema di imporre nelle agende dell’Unione europea, del governo e della Regione Campania il tema di Napoli e dell’area metropolitana, oppure corriamo il rischio di chiedere soldi per risanare il disavanzo oggi, ma poi di rigenerare esattamente un nuovo disavanzo”.


Mai nessuno può immaginare di governare da solo Napoli, e in modo autoreferenziale. Occorre – evidenzia D’Angelo – uno sforzo straordinario di collaborazione tra i diversi livelli istituzionali. Il prossimo sindaco, anche se fosse dotato di superpoteri, non potrà  essere l’uomo solo al comando, ma dovrà  avere la capacità  di mobilitare risorse, energie e le competenze migliori della città

In sala notata la presenza l’ex vicesindaco, Tommaso Sodano, gli ex assessori Eleonora Di Majo e Laura Marmorale, l’ex capogruppo di demA in Consiglio comunale, Rosario Andreozzi, e il presidente della III
Municipalità, Ivo Poggiani, il regista e produttore cinematografico Gaetano Di Vaio

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest