Napoli, carcere di Secondigliano, operaio cade da una scala e muore

L’uomo è caduto da un’altezza di 5 metri

Si continua a morire di lavoro. Incidente mortale nel carcere napoletano di Secondigliano: a perdere la vita un operaio di 50 anni, Giovanni Ferrante, precipitato dalla scala mentre era impegnato in lavori di impermeabilizzazione del tetto.

L’uomo è caduto da un’altezza di 5 metri ed è morto sul colpo. La Procura della Repubblica di Napoli, che ha aperto un fascicolo, ha disposto l’invio sul posto dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro per accertamenti. L’ennesimo lavoratore che non tornerà dalla propria famiglia, vittima della mancanza di sicurezza sul lavoro. Troppo il sangue versato, troppe le lacrime, grande è la rabbia per una vita spezzata così presto. Non possiamo più accettarlo. Mentre la magistratura accerterà le responsabilità, occorre che le istituzioni e la politica mettano in campo sin da subito iniziative forti, concrete, sistemiche che ponga fine a questa strage infinita.

CiCre

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