
Soddisfatti i sindaci
Riunione positiva e costruttiva tra i sindaci dei comuni flegrei e il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci. I Campi Flegrei restano in stato d’allerta gialla.
“È la notizia più importante: i Campi Flegrei restano in stato d’allerta gialla. Abbiamo chiesto e ottenuto che, da Palazzo Chigi, giungesse un chiarimento forte. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha affermato che resta l’allerta gialla. Nessun cambiamento: Così come ribadito ufficialmente anche dalla Commissioni Grandi Rischi, dall’Ingv e dall’Osservatorio Vesuviano. Giallo, non altro”. Lo afferma il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, che al pari dei suoi colleghi flegrei è soddisfatto dell’esito dell’incontro romano.
“La comunità scientifica – prosegue il sindaco – ha anche evidenziato che gli sciami sismici e l’innalzamento del suolo sono in diminuzione nelle ultime settimane. Torniamo da Roma con un quadro chiaro. Certo. Non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Ma si devono evitare allarmismi ingiustificati che lasciano la comunità nel panico. Una popolazione di 500 mila persone. È necessario prestare grande attenzione alle parole. Perché un messaggio sbagliato può creare danni enormi. Soprattutto in un territorio a vocazione turistica come il nostro. Adesso si continui a lavorare per attuare quanto previsto dal decreto legge. Bisogna far partire i lavori per realizzare le vie di fuga, avviare lo studio della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici e privati, continuare il monitoraggio ed avviare azioni di prevenzione”.
Sulla stessa falsariga il commento del sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni: “Non ci sarà nessun passaggio in arancione, dobbiamo accelerare sul decreto e convivere con il fenomeno del bradisismo. Dobbiamo lavorare tutti per migliorare le attività di prevenzione, dobbiamo fare più esercitazioni e migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadini. Continueremo ad ascoltare con rispetto il mondo scientifico, non bisogna mai allarmarsi, occorre essere consapevoli del fatto di vivere su un territorio che ci espone a alcuni rischi naturali: il che non significa che il rischio sia imminente, potrebbe non verificarsi mai, ma noi che amministriamo abbiamo il dovere di prepararci”, conclude Manzoni.
Anche il sindaco di Quarto, Antonio Sabino, sottolinea che “occorrerà lavorare tantissimo sulla prevenzione, così come previsto dal decreto sul quale c’è bisogno di accelerare, e imparare a convivere con il fenomeno del bradisismo. Ma fughiamo i dubbi: non ci sarà nessuna zona arancione. C’è bisogno invece di un grande sforzo collettivo: più esercitazioni e più comunicazione tra istituzioni e cittadini, evitando inutili allarmismi. Questo territorio ci espone a dei rischi che sono naturali e prevenire, prepararsi, è l’unica strada possibile”.
Il ministro ha poi annunciato il via libera al piano di comunicazione, che “sarà pronto il 27 novembre”. Il piano, che sarà redatto dalla Regione Campania in stretta collaborazione con la Protezione Civile, “dovrà coinvolgere la popolazione scolastica – ha sottolineato Musumeci – In quell’area ci sono circa125 istituti”.
In merito alla comunicazione e alle esercitazioni, Ironico il commento della combattiva consigliera regionale della Campania, Maria Muscarà: “che tenerezza il Ministro che pure ci ha messo 52 milioni, chiede quante esercitazioni sono state fatte negli ultimi giorni. Forse non sa con chi ha a che fare, l’ultima credo fosse nel 2019 ma non se la ricorda nessuno”