Napoli, bufera sul neo assessore Pagano: “E’ incompatibile. Rimuovetelo”

Durissime reazioni di esponenti parlamentari europei, regionali e comunali.

Bufera sul neo assessore comunale al lavoro, Giovanni Pagano. Insediamento turbolento per il sindacalista Usb, militante del centro sociale Zero81(nato a seguito di una scissione da Insurgencia). La nomina decisa dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris è stata duramente contestata da Diego Venanzoni consigliere regionale del gruppo “De Luca Presidente”, Andrea Cozzolino, deputato europeo del partito democratico e Nino Simeone presidente commissione comunale infrastrutture.

Giovanni Pagano

A quanto pare, la nomina di Pagano sarebbe stata accolta con freddezza e indifferenza dal suo sindacato di riferimento e dalla rete dei centri sociali partenopei. Pochissime le attestazioni, documenti o comunicati di sostegno e di solidarietà. Scarsi i like sulla sua pagina di facebook. I capi dei principali gruppi cosiddetti antagonisti avrebbero preferito tenersi alla larga dalla nomina dell’assessore legato politicamente alla consigliera comunale Laura Bismuto

Laura Bismuto

 Il principale siluro contro Pagano è arrivato dal consigliere regionale Venanzoni: “Strano modo del sindaco Luigi de Magistris di nominare un assessore. Una delle due poltrone assegnate ieri, per l’ennesimo rimpasto della gestione de Magistris, è¨ stata offerta a chi, in pratica, ha mostrato in strada, nei modi e nei fatti, di che pasta è fatto – sottolinea Venanzoni –  A lui ha assegnato un compito delicato per il futuro dell’amministrazione della città . Si tratta di Giovanni Pagano, quello delle barricate anti-De Luca”. “Lo stesso – aggiunge Venanzoni – di certo in quella fase presente durante l’aggressione avvenuta nei miei confronti, e non solo, da parte degli Lsu, all’esterno del Maschio Angioino mentre era in svolgimento il Consiglio Comunale. Dal video che è girato in rete che riportavano le sue parole rivolte agli Lsu con le quali mi “accusava” di essere tra quelli che non avevano intenzione di votare il bilancio e, quindi di mandare all’aria l’intervento di stabilizzazione di questi precari. Ecco ieri finalmente il sindaco mette la sua “firma”, a quell’azione così pesante. Proprio lui che a pie’ sospinto è pronto ad accusare, a istigare, a gettare il fango contro il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, definito il mandante, colui il quale si nascondeva nell’ombra della caduta dell’amministrazione comunale e quindi dello scioglimento del consiglio comunale non curandosi del fatto che la città sarebbe finita nel baratro.

Invece, qualche settimana dopo, de Magistris salvato da un solo voto, ecco che getta la maschera e non si rende conto di addensare su di sè ombre di sospetto su una sua connivenza con chi in qualche modo già  gli era vicino, combattendo nel nome del lavoro, dell’occupazione, organizzando anche barricate in città“. “Una nomina ad assessore – conclude Venanzoni – comunque, incompatibile con il percorso fatto da Giovanni Pagano, inserito nella lista degli Apu al comune di Napoli“.

Nino Simeone

Sulla stessa lunghezza d’onda di Venanzoni, il consigliere e presidente della commissione comunale infrastrutture, Nino Simeone.

Prendo atto, mio malgrado, della inopportunità  politica e istituzionale derivata dalla nomina del nuovo assessore al lavoro, compiuta da De Magistris a soli quattro mesi (dico quattro) dalla fine del mandato, in un momento storico difficilissimo dal punto di vista occupazionale per la nostra città, con tante importanti vertenze “aperte” come quella della Whirlpool – evidenzia  Simeone. “E’ a me sconosciuto il motivo per il quale si nomini assessore al lavoro del Comune di Napoli, interlocutore principale della Regione Campania sui temi occupazionali, chi fino a ieri contestava violentemente il Presidente De Luca e non vorrei che fosse questo, per qualcuno,  l’elementoche accomuna il Sindaco della mia città  al neo assessore al Lavoro. Francamente non comprendo come si possa affrontare, in questi pochi mesi, le tante criticità presenti in città e soprattutto dare risposte ai tanti napoletani che stanno vivendo il dramma occupazionale“, continua Simeone – “Faccio per questo i complimenti a de Magistris per l’ennesimo regalo fatto a Napoli e ai napoletani e spero sia veramente l’ultimo. Vorrei inoltre rappresentare ai tanti lavoratori e lavoratrici, e anche ai sindacati che hanno già espresso le loro perplessità in merito a questo ennesimo “dispettuccio”, che potranno sempre e comunque contare sul Consiglio Comunale che – conclude – a differenza della giunta nominata dal Sindaco, resta l’unico organo istituzionale locale eletto dai cittadini. Occorre necessariamente un dialogo istituzionale tra il Comune e la Regione Campania per il bene di Napoli, che merita un Sindaco che si occupi esclusivamente della sua città e che affronti ‘seriamente’ i suoi problemi senza essere distratto dai canti delle sirene dei mari calabresi“.

Stupisce l’ennesimo cambio di giunta messo in atto dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, l’undicesimo per l’esattezza. In particolare, colpisce la nomina di Giovanni Pagano, messo a capo di un assessorato strategico come quello al Lavoro”. Lo dichiara  l’europarlamentare napoletano del Pd, Andrea Cozzolino. “Pagano – prosegue Cozzolino – è noto per essere tra i più accaniti animatori delle proteste contro il presidente della Regione, spesso contestato con metodi discutibili. Una circostanza – aggiunge – che fa il paio con le dichiarazioni del sindaco, che ha parlato di una nomina di valenza politica. Parole che avallano il sospetto che Pagano sia stato scelto per ben altre motivazioni, che non il merito e la competenza“. “Un rimpasto che avviene, tra l’altro, a pochi mesi dalle elezioni amministrative e che sancisce, una volta di più, il fallimento di una stagione e una crisi di governo ormai irrimediabile“, conclude Cozzolino

CiCre

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