Napoli, arresti domiciliari per i 3 attivisti centri sociali. 2 mila in corteo per le strade cittadine

Il prefetto: i poliziotti sono stati aggrediti

Arresti domiciliari per Pietro Spaccaforno, Fabiano Langella e Diego Marmora, aderenti del centro sociale Insurgencia fermati la scorsa notte nel corso di tafferugli con la polizia, accusati di minaccia, lesioni, resistenza e danneggiamento aggravato nonché denunciati per oltraggio a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. La decisione assunta nelle ultime ore dal  pm Maria Teresa Orlando in attesa della convalida del fermo. Ieri sera, in favore dei tre arrestatati si è svolta una manifestazione di solidarietà. Da piazza  piazza Bellini, al termine di un’assemblea, è partito un corteo di 2 mila persone appartenenti ai centri sociali cittadini che ha percorso le strade cittadine fino alla Questura dove hanno chiesto la “liberazione dei detenuti”. Tra i manifestanti Eleonora de Majo, assessore alla Cultura del Comune di Napoli ed esponente di Insurgencia.  “Non potevo non esserci, stiamo parlando di tre miei fratelli” – ha detto De Majo. Quanto accaduto ieri sera in piazza, secondo l’assessore, “non ha nulla a che vedere con la movida“. “Credo – ha sottolineato  – che De Luca abbia aperto con l’emergenza Covid a comportamenti autoritari, quel periodo di emergenza è stato usato come attacco alle libertà personali perché lo stato eccezionale non c’è più eppure le ordinanze anti movida ci sono ancora“. “Non ci sono video che testimonino il contrario di quanto stiamo raccontando – ha evidenziato de Majo – Prefetto e questore ci vedono cose diverse in quei video, ma nessuna violenza né aggressioni ai poliziotti”. È opinione diffusa tra gli attivisti dei collettivi che quanto accaduto ieri sera in piazza abbia a che fare con “pezzi della città, comitati d’affari e comitati anti-movida” che “sono contrari alla vita nelle strade e nelle piazze perché vogliono una città deserta”. In corteo anche il presidente della Terza Municipalità, Ivo Poggiani, e un assessore della stessa Municipalità, Egidio Giordano, entrambi militanti di Insurgencia.

Il Prefetto di Napoli: le forze dell’ordine sono state aggredite, ho visto i video  –  “La Prefettura ha come indirizzo che le forze dell’ordine lavorino sempre con ragionevolezza, buon senso, collaborando con tutti i cittadini. I giovani hanno diritto di vivere la città, fruire della città. Il lavoro delle forze dell’ordine è anche a garanzia dell’incolumità di tanta gente che va nei medesimi luoghi dove purtroppo a volte si registrano anche abusi di alcool e sostanze“. Sollecitato dai cronisti, il Prefetto di Napoli, Marco Valentini ha commentato i fatti di piazza Bellini dove la notte scorse alcune volanti sono state circondate da varie persone mentre controllavano il territorio. E ha sottolineato: “L’uso della violenza non è mai consentito”. “In piazza Bellini – ha affermato Valentini – sono state aggredite le forze dell’ordine, ci sono stati molti contusi tra le forze dell’ordine con prognosi fino a 17 giorni e 5 volanti danneggiate. Tutto quello che ho detto prima vale, la garanzia dei diritti, attaccare le forze dell’ordine è un reato e chi lo fa deve essere perseguito“. “Le forze dell’ordine presenti – ha concluso Valentini – hanno ricostruito i fatti che sono quelli che ho riferito. I numeri sono verificabili e lo testimoniano, oltre a numerosi video che io ho anche visto. Questo rapporto di collaborazione deve comunque garantire chi lavora per la sicurezza di tutti”

CiCre

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