Napoli, altro omicidio in periferia nord: cadavere in auto tra Scampia e Piscinola

Identificato il corpo: è del 28enne Domenico Gargiulo, sette anni fa scampato all’agguato mortale in cui perse la vita Lino Romano, vittima innocente. Ieri l’assassinio di Gennaro Sorrentino sull’asse mediano: si indaga per stabilire se vi siano legami

Nuovo omicidio in 24 ore nella periferia nord di Napoli, su cui iniziano a soffiare venti di faida. Il cadavere di un uomo èstato trovato nel bagagliaio di un’auto, una Ford C Max, in via Zuccarini, tra Piscinola e Scampia. La vettura era parcheggiata ai lati di una strada. La vittima è stata identificata per Domenico Gargiulo, 28enne noto alle forze dell’ordine. Stando alle prime ricostruzioni, l’auto risulterebbe rubata. Il cadavere era avvolto in un lenzuolo bianco e la testa del giovane avvolta in uno straccio. Gargiulo non aveva fatto rientro a casa venerdì, e questo aveva allarmato i familiari, che ne avevano segnalato la sparizione. Le indagini puntano a stabilire se vi siano legami con l’agguato mortale di ieri sull’asse mediano, costato la vita a Gennaro Sorrentino, considerato elemento di spicco degli scissionisti.  Gargiulo, invece, era sfuggito all’appuntamento con la morte 7 anni fa: quella volta, a pagare era stato Lino Romano, una vittima innocente.

 

 

Aggiornamento: le indagini della polizia

Sull’omicidio indaga la squadra mobile della questura di Napoli, privilegiando la pista  di un regolamento di conti interno al gruppo camorristico guidato dall’ex scissionista Roberto Manganiello, di cui Gargiulo era considerato il braccio destro. Manganiello è stato arrestato dalla polizia nel 2014, dopo un’evasione, ed è ritenuto vicino al clan Marino. La fazione criminale gestirebbe la piazza di spaccio delle “Case Celesti”.

Per eliminare Gargiulo è servito un solo colpo di pistola di piccolo calibro, esploso contro la nuca. Gli inquirenti della Dda di Napoli credono che l’esecuzione sia avvenuta qualche giorno fa, non lontano dal luogo dove un poliziotto ha trovato oggi l’auto con il cadavere. Tra le ipotesi più accreditate per il movente, ci sono una punizione per uno sgarro interno al gruppo o un dissidio in relazione a una partita di droga. Gargiulo sarebbe caduto in una trappola tesa da qualcuno che conosceva. Al momento gli investigatori non collegano l’assassinio a quello di Giuseppe Sorrentino, scarcerato 7 mesi fa e ritenuto legato al clan degli Amato-Pagano.

 

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