Napoli, al Cfs si formano i lavoratori per sanificare i cantieri edili

 

Le iniziative promosse dall’ente bilaterale per la sicurezza nei luoghi di lavoro

Con l’avvio della fase 2, quella della convivenza con il coronavirus si sono riaperti anche i cantieri edili pubblici e privati. I primi a riprendere i lavori sono stati i cantieri nelle scuole, negli alloggi pubblici e quelli che rientrano nel piano sul dissesto idrogeologico e dal 4 maggio tutti gli altri, pubblici e privati, dopo una fase di preparazione durata una settimana, come stabilito dal Dpcm del 26 aprile sulla fase 2. Con la ripresa dei lavori, le imprese devono applicare il nuovo Protocollo di regole per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri, siglato tra il governo e Anci, Upi (Unione delle province italiane), Anas, Rfi, Ance (Associazione nazionale cooperative edili), Alleanza delle Cooperative, e i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Feneal Uil. Le imprese devono poi attenersi a quanto previsto, in maniera più generale, dal protocollo condiviso sulle regole da rispettare negli ambienti di lavoro, siglato il 24 aprile 2020 fra il Governo e le parti sociali. Le misure sono valide per i titolari del cantiere e si estendono a tutti i subappaltatori e subfornitori presenti sul luogo di lavoro. E a Napoli presso il Cfs, Centro Formazione e sicurezza in edilizia, ente bilaterale del settore delle costruzioni si formano gli operatori per la sanificazione dei cantieri. Fino ad oggi sono stati formati 872 lavoratori.

L’ingegnere Paola Marone

La ripresa economica nell’emergenza Coronavirus passa anche dalla riapertura dei cantieri edili, soprattutto di quelli delle grandi opere. In queste settimane il Cfs sta curando la formazione gratuita delle maestranze edili a cui è affidata la funzione di sanificare i cantieri e le attrezzature, secondo quanto previsto dalle recenti normative per arginare l’epidemia.- informano in una nota Paola Marone e Nicola Borrelli rispettivamente presidente e vice presidente del Cfs – L’ente bilaterale sta anche distribuendo cartellonistica e documentazione per le misure di prevenzione in cantiere. Finora gli operatori formati per le sanificazioni sono stati oltre un migliaio e i corsi sono stati tenuti in remoto, via web”.Per i prossimi corsi – spiegano Marone e Borrelli nella nota – si utilizzerà una metodologia formativa cosiddetta ibrida. La parte teorica si continuerà a tenere in remoto. La parte pratica si terrà con la presenza di un singolo allievo presso la sede del Cfs, in via Bianchi, che eseguirà le operazioni seguendo le indicazioni di un istruttore. Gli altri allievi seguiranno la formazione da remoto, con una interazione continua con gli istruttori”.

Nicola Borrelli

La Regione Campania ha assegnato questa funzione formativa al Cfs Napoli e, per le altre province campane, agli altri organismi bilaterali dei capoluogo. Il Cfs Napoli – conclude la nota – è stato inoltre impegnato (di concerto con il Cncpt, coordinamento nazionale degli enti bilaterali) per elaborare le Linee guida nazionali e regionali anti-Covid destinate ai cantieri edili, consentendo così anche la ripartenza delle grandi opere pubbliche”. 

Ciro Crescentini

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