Nell’occhio del ciclone finiscono l’amministrazione comunale di Luigi de Magistris, i sindacati confederali di categoria e tutte le forze politiche consiliari. I senza lavoro rivendicano un sistema di regole e procedure di selezione trasparenti
I disoccupati napoletani in piazza contro circa 60 assunzioni di operatori ecologici pilotate all’Asia, azienda ambientale di proprietà del Comune di Napoli. Assunzioni decise a poche settimane dalla campagna elettorale, selezionate e pilotate per il tramite agenzie interinali e di collocamento privato. Meccanismi di selezione condivisi dall’ amministrazione comunale uscente guidata dal sindaco Luigi de Magistris, dai consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione e dalle organizzazione sindacali confederali di categoria di Cgil, Cisl e Uil e da alcuni sindacati autonomi. Dalle 7 di questa mattina i senza lavoro del movimento 7 Novembre hanno manifestato davanti a Città della Scienza a Bagnoli dove era previsto lo svolgimento delle attività di selezione per l’assorbimento operatori ecologici. Non sono mancati momenti di dura tensione con le forze dell’ordine. Una tensione alimentata dal grave comportamento delle istituzioni comunali, le forze sindacali e politiche che non avrebbero agito rispettando un serio sistema di regole trasparenti.
La città di Napoli e tutta la provincia ha bisogno di centinaia e migliaia di operatori ambientali, operatori ecologici per lo spazzamento ordinario, per il decoro urbano, per la salvaguardia dell’ambiente, per la tutela del litorale e del mare ed altre attività legate alla manutenzione, al ciclo dei rifiuti, della raccolta differenziata porta a porta – spiega in una nota il movimento dei disoccupati 7 Novembre – Da anni, a causa di politiche nazionali e locali finalizzate ad attaccare i lavoratori ed i salari, si è sempre più privilegiata la privatizzazione di servizi pubblici e l’utilizzo di agenzie interinali anche per colmare il fabbisogno delle aziende partecipate pubbliche”.
I piani straordinari per il lavoro e la formazione proposti dal movimento sono stati puntualmente ignorati dalle istituzioni nazionali e locali.
“Sono anni che rivendichiamo su tutti i livelli istituzionali, dal Ministero del Lavoro passando per la Regione Campania fino alla Città Metropolitana ed il Comune di Napoli, un piano complessivo di formazione finalizzata alla creazione di profili utili all’inserimento occupazionale per garantire servizi sociali utili alla città, alle nostre comunità ed un salario garantito ai disoccupati e disoccupate della città per rompere il ricatto della precarietà, lavoro nero, a tempo determinato, marginalità sociale e sfruttamento – sottolineano ancora i disoccupati – Ancora una volta ci ritroviamo invece dinanzi ad un sistema che favorisce le condizioni per clientele, per lavoro interinale ed instabile, con requisiti limitanti e poco trasparenti”
Nell’occhio del ciclone le aziende di proprietà comunali. “L’azienda Asia oltre a centinaia di raccoglitori ed autisti ha bisogno di centinaia e centinaia di spazzini ed operatori ecologici dando la possibilità anche a disoccupati Ex Novo e di lunga durata di poter svolgere tali mansioni: nei nostri quartieri, in intere zone, si contano pochissime unità e tutto verso il pensionamento. A questo si aggiunge che altre Cooperative a supporto dei servizi comunali (25 Giugno e Primavera 3) sono fino a svecchiamento senza rinnovo del finanziamento del Ministero degli Interni – puntualizza il movimento – Non ci servono ogni tanto qualche decina di lavori interinali che possono alimentare clientele e meccanismi perversi di sfruttamento”.
I disoccupati rivendicano formazione vero e inserimento al lavoro. Trasparenza, chiarezza nelle procedure di selezione in modo da permettere a tutti di partecipare prendendo in considerazione tutti i disoccupati e le disoccupate che da molto tempo svolgono gratuitamente, in collaborazione con il Comune di Napoli e l’Asia, la pulizia di carta, vetro, plastica e rifiuti sul litorale di Napoli durante la stagione estiva.
Ciro Crescentini