Alla mobilitazione hanno risposto movimenti, associazioni, gruppi, uomini e le donne coraggiose tra avvocati, medici, ristoratori, imprenditori, infermieri, cittadini che sono stati in prima linea in questi mesi a difendere la libertà
Oltre 5 mila persone hanno partecipato a Napoli alla giornata della socialità, indetta contro le restrizioni e il coprifuoco, provvedimenti assunti dai governi regionali e dall’esecutivo nazionale con il sostegno della sinistra, destra e Movimento 5 Stelle. L’iniziativa di lotta è stata organizzata in Piazza del Gesù. Alla mobilitazione hanno risposto movimenti, associazioni, gruppi, uomini e le donne coraggiose tra avvocati, medici, ristoratori, imprenditori, infermieri, cittadini che sono stati in prima linea in questi mesi a difendere la libertà e la Costituzione. Presenti tantissimi giovani. Un grandissimo e significativo segnale. Nascono e si estendono comitati di lotta indipendenti in difesa dei diritti collettivi e individuali fuori dalle logiche consociative dei sindacati, dei partiti e del governo dell’ammucchiata
“E’ tempo di unirsi per liberare l’Italia da un regime che in nome della salute pubblica va erigendo un sistema fondato sulla paura, l’angoscia e il sospetto. Il governo di Mario Draghi proroga un irrazionale stato d’emergenza che, oltre a calpestare le libertà costituzionali, attua una politica economica che fa a pezzi le più diverse categorie sociali considerate “zombi”, “non essenziali” e “disfunzionali” – spiegano in una nota gli organizzatori – Draghi è infatti tra coloro che dicono che grazie al Covid “nulla sarà più come prima”, che invocano il “Grande Reset”, ovvero una società tecnocratica e liberista dove saremo tutti automi guidati da algoritmi, a tutto vantaggio di poche multinazionali globali che avranno più poteri degli stati nazionali”. “E’ tempo di vincere il pessimismo, di lottare e di unirsi! E’ tempo di trasformare i tanti piccoli focolai di resistenza che sono nati negli ultimi mesi grazie alla determinazione e all’impegno di voi tutti, associazioni, movimenti, partiti politici, liberi cittadini, lavoratori in un grande fuoco capace di ardere di una luce portatrice di una visione costruttiva dove la vita, e non la cultura della morte, sia il faro guida” – continua la nota –
Per questo la Marcia della Liberazione fa un appello urgente all’unità per chiedere:
La fine immediata dello stato d’emergenza ripristinando le libertà e i diritti costituzionali a cominciare dal lavoro; L’adozione delle esistenti cure per il Covid-19 attraverso le reti di assistenza domiciliare; No all’obbligo vaccinale, libertà di scelta terapeutica, a fianco dei medici che tengono fede al giuramento di Ippocrate; Il rifiuto del passaporto sanitario, che priverebbe tanti cittadini di fondamentali diritti di libertà; La riapertura immediata delle scuole e di tutte le attività imprenditoriali, lavorative e commerciali e di tutti i luoghi della cultura; Indennizzi adeguati alle categorie, ai lavoratori, alle Partite Iva, falcidiati dai lockdown; Moratoria sul 5G contro il capitalismo della tecno-sorveglianza; La difesa della libera informazione contro le censure
CiCre
(Foto copertina Antonella Evangelista)