Ministro Franceschini vuole spostare la Biblioteca Nazionale a Palazzo Fuga. Muscarà: “Non sei il padrone di Napoli”

In campo decine di associazioni contro la decisione politica ministeriale

La combattiva consigliera regionale del gruppo misto Maria Muscarà scende in campo per impedire il trasferimento della Biblioteca Nazionale dalla Reggia borbonica all’Albergo dei Poveri.

Abbiamo deciso di scendere in piazza con decine di associazioni per sottolineare quanto Napoli non sia né di Franceschini, né di una certa politica che al Sud da 160 anni, pensa di fare da padrone – dichiara la consigliera del gruppo misto Muscarà – spesso capita che neanche i napoletani conoscano la città, figuriamoci un politico del Nord che, senza incontrare le realtà del territorio, decide per loro. A mio avviso – continua Muscarà – spostare la Biblioteca Nazionale dalla Reggia borbonica all’Albergo dei Poveri è una mancanza di rispetto istituzionale da parte del ministro anche nei confronti di una collega di governo, la ministra Carfagna, che pochi mesi fa ha incontrato virtualmente tante associazioni che hanno presentato “100 progetti per l’Albergo dei Poveri”.

La decisione politica assunta dal Ministero è alquanto singolare. “Non si può traslocare una biblioteca di quella portata, con oltre milioni di volumi, 70 impiegati (tutti contrari) e con un flusso di presenze annuale relativo all’interno di un palazzo dalle grandi potenzialità turistiche: un dispiego di energie e di somme di denaro ingenti dei fondi europei porterebbero ad un trasloco inutile e forse anche dannoso, vista la fragilità di tanti libri e manoscritti – conclude Muscarà – Diversi i progetti proposti e che rilanceremo. E pensiamo a quella “Accademia delle eccellenze di Napoli e del Sud”, presentata lo scorso anno dall’associazione Passato e Futuro alla ministra ed al sindaco con uno sguardo al passato ed un altro al futuro; dimenticato, tra gli altri, anche il progetto del museo più grande del mondo, dell’Associazione RAM. Con il garante dei beni culturali, ci faremo promotori di tutti questi progetti per bloccare questo trasloco inaccettabile”!

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