Lottizzazione abusiva, a processo l’imprenditore Capacchione: è fratello della senatrice sotto scorta

La vicenda dell’area ex Saint Gobain di Caserta: Salvatore Capacchione risponde anche di realizzazione di opera in presenza di permesso illegittimo e abuso d’ufficio. Con lui altri due imputati, tra cui un ex dirigente comunale

Le accuse sono di lottizzazione abusiva e realizzazione di opera in presenza di permesso illegittimo. Il Gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Emilio Minio ha rinviato a giudizio l’imprenditore casertano Salvatore Capacchione, fratello della senatrice del Pd Rosaria Capacchione, giornalista del Mattino sotto scorta per minacce dei Casalesi, l’ex dirigente del Comune di Caserta Carmine Sorbo e il professionista Amato Folco. Capacchione e l’ex funzionario comunale, oggi in pensione, rispondono anche di abuso di ufficio. Nell’indagine era coinvolto anche l’ex sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, la cui posizione è stata però stralciata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. In sede di discussione il sostituto Alessandro Di Vico aveva chiesto il processo per i tre imputati, i cui legali si sono invece opposti. Il giudice ha accolto la ricostruzione accusatoria rinviando al dibattimento che inizierà il primo marzo prossimo davanti alla prima sezione penale (collegio C). Il procedimento riguarda la presunta lottizzazione abusiva realizzata nell’area ex Saint Gobain di Caserta dalla società Planta Globar Srl di Salvatore Capacchione. Le indagini della magistratura partirono dopo i rilievi mossi dall’Anac sul permesso a costruire numero 46, rilasciato dal dirigente Carmine Sorbo il 28 maggio del 2015, quando Del Gaudio era già stato sfiduciato da 17 consiglieri comunali e si sarebbe dimesso dopo qualche giorno.

Il permesso autorizzava la Planta Global srl a realizzare un intervento di edilizia residenziale convenzionata, in particolare ad edificare 4 grossi fabbricati composti da 304 alloggi, oltre a negozi e uffici, e due piani interrati destinati ai parcheggi. Per la procura, il permesso a costruire rilasciato a Capacchione non solo violava gli strumenti di pianificazione urbanistica di carattere generale, come il Piano regolatore comunale e il Piano del Consorzio Asi della Provincia di Caserta, ma era illegittimo, in quanto rilasciato da Sorbo, dirigente considerato non competente per quell’atto.  Nel marzo scorso i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta sequestrarono i terreni dell’area ex Saint Gobain riconducibili alla Planta Globar. Un mese dopo il sequestro, il Riesame di Napoli annullò però l’ordinanza del gip. Qualche giorno fa la Cassazione ha a sua volta annullato l’ordinanza del Riesame ed ora la palla passa ad un’altra sezione del tribunale partenopeo.

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