Bagnoli, il governo riconosce: “Chi inquina paga”. Via la colmata, andrà nel porto di Napoli

Riunione della cabina di regia in prefettura. Il ministro De Vincenti: “Abbiamo portato gli investimenti a 300 milioni di euro. Le risorse per tutte le attività per il 2018 ci sono”. Il sindaco de Magistris ricorda l’ordinanza contro Cementir e Fintecna, oggetto di contenzioso: “Anche le istituzioni nazionali e regionali ora ci danno ragione”

”Il principio del ‘Chi inquina paga’ è un principio chiave per il nostro ordinamento e per l’ordinamento europeo”. Per la prima volta un esponente del governo, il ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, approva esplicitamente la linea del comune di Napoli su Bagnoli.  Parole pronunciate a margine della riunione della cabina di regia sul’area commissariata, tenuta oggi in prefettura. Un assist per il sindaco de Magistris, che ricorda l’ordinanza di 4 anni fa con cui intimava di risarcire i danni per l’inquinamento alla Cementir del gruppo Caltagirone e a Fintecna, società di Cassa depositi e prestiti. Atto che ha dato luogo ad un contenzioso ancora in corso. “Siamo molto contenti che oggi  – afferma de Magistris – tutti riconoscano un principio su cui per primi abbiamo creduto e su cui abbiamo fatto una lotta giuridica e popolare. Su questa linea tutti convergono, comprese le istituzioni nazionali e regionali”. Ai cronisti che chiedevano se risorse economiche per sanare Bagnoli arriveranno anche dai soggetti che hanno inquinato l’area, De Vincenti risponde:  ”Nel decreto fiscale che abbiamo varato a ottobre abbiamo portato gli investimenti a 300 milioni di euro. Le risorse per tutte le attività per il 2018 ci sono”.

 

Dalla cabina di regia vengono fuori alcuni annunci. La “colmata” di Bagnoli verrà “rimossa integralmente”, spiega Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, soggetto attuatore del piano di rigenerazione urbana. La rimozione riguarderà anche il sedime marino, che sarà collocato in una vasca di colmata che l’Autorita’ portuale di Napoli ha già realizzato per le operazioni di dragaggio del porto. “Mentre per la colmata – dichiara il commissario di governo per Bagnoli, Salvo Nastasi – vediamo che spazio ci sarà in una seconda vasca di colmata che la stessa Autorità portuale sta progettando”. Arcuri aggiunge: “Inizieremo l’attività di bonifica della rimozione integrale dell’Eternit e dell’amianto sotto la superficie del sito di Bagnoli, e questa sarà la prima attività di bonifica a terra che termineremo, auspicabilmente, nel 2018. La rimozione dell’Eternit e dell’amianto – sostiene l’ad di Invitalia – darà il via alla vera grande bonifica su Bagnoli, la stessa che aspettiamo da 25 anni”. E con questi roboanti proclami che si è andati avanti per tutta la mattina. Spirava aria di ottimismo in prefettura, nonostante la mazzata di una settimana fa, quando Invitalia ha ufficializzato che il risanamento dovrà ripartire da zero. “Il 2018 sarà l’anno delle bonifiche – promette De Vincenti – Gli errori del passato non si ripeteranno perché è tutto cambiato grazie all’azione degli ultimi due governi e alla cooperazione istituzionale con il comune di Napoli e la regione Campania”.  “Con questa accelerazione dell’intesa – avverte de Magistris – anche se cambia la compagine di Governo nazionale, su Bagnoli non si può più tornare indietro”. E il governatore Vincenzo De Luca commenta:  “Oggi sappiamo esattamente qual è la situazione dal punto di vista della caratterizzazione del materiale depositato a Bagnoli. Ci sono le risorse per andare avanti e credo si debba solo lavorare e stringere i tempi, per completare il lavoro”. La prossima cabina di regia si dovrebbe svolgere alla fine del mese di febbraio.

 

PRESIDIO DISOCCUPATI, FISCHIATO NASTASI – Presidio dei disoccupati del Movimento 7 Novembre davanti alla prefettura di Napoli, in occasione della riunione della cabina di regia su Bagnoli presieduta dal ministro De Vincenti. I manifestanti hanno esposto uno striscione con la scritta: “A Bagnoli decidiamo noi. Giù le mani da Nisida”. All’arrivo del commissario Nastasi sono partiti i cori “A Bagnoli decidiamo noi”, seguiti da fischi.

 

 

Gianmaria Roberti

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest