Le foto documentano come, da anni, vandali deturpano il celebre complesso trecentesco. Restando sempre impuniti
NAPOLI – Scritte, pseudo graffiti. Improbabili poemi e disegni. Ingenue dediche giovanili e raccapriccianti cuoricini, incuranti dei gravi danni arrecati. Questo il campionario degli sfregi all’interno del trecentesco complesso di Santa Chiara, uno dei più celebri momumenti di Napoli. Ormai una zona franca, dove chiunque puà deturpare impunito. Al punto da essere ormai amaramente ribattezzato “l’inchiostro di Santa Chiara”, come ricorda Antonio Pariante, presidente del Comitato Porto Salvo che si occupa della salvaguardia del patrimonio storico della città.
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