Le prime immagini in Italia di Pasquale Scotti, il boss di Casoria dai mille segreti – Video

L’ex braccio destro di Raffaele Cutolo trasferito a Rebibbia. Alla macchia per oltre 30 anni, è custode di tanti misteri d’Italia e della camorra

E’ sbarcato stamattina alle 7 a Roma l’aereo con il boss della Nuova Camorra Organizzata, Pasquale Scotti, accompagnato in volo da uomini della Squadra Mobile di Napoli, dello Sco. della Polizia di Stato e dell’Interpol. Il boss di Casoria, ex braccio destro di Raffaele Cutolo, è stato preso in consegna dai funzionari della Polizia di Stato e subito trasferito negli uffici per la notifica degli atti a suo carico e le pratiche di foto segnalamento. Una volta espletate le formalità burocratiche Scotti è stato trasferito nel carcere di Rebibbia, a Roma. Latitante per oltre 30 anni, Scotti fu arrestato in un blitz lo scorso maggio a Recife, in Brasile, dove ha moglie e due figli. E’ ritenuto dagli investigatori custode di molte verità circa i rapporti tra camorra, istituzioni e servizi segreti: dalla trattativa per la liberazione dell’assessore Ciro Cirillo, rapito dalle Brigate Rosse nel 1981, all’omicidio del “banchiere di Dio” Roberto Calvi, in cui sarebbe implicata la Nco. Misteri che potrebbero aver contribuito a garantire decenni di protezione a Scotti.

 

 

SCOTTI IN LACRIME: “LA MIA VITA E’ DISTRUTTA” –  Lontano dall’immagine fredda e spietata del boss ragazzino consegnata agli archivi, Pasquale Scotti ha pianto e si è lasciato andare sull’aereo che dal Brasile lo ha riportato in Italia. “La mia vita è distrutta” le sue parole riferite dagli investigatori. Da quanto si apprende, per il boss a Rebibbia è stato disposto l’isolamento diurno. Prima di essere portato in carcere Scotti ha avuto un incontro con gli inquirenti. Pasqualino ‘o collier dovrà ricostruire i suoi 30 anni di latitanza ma anche chiarire i contorni della sua fuga dall’ospedale di Caserta l’antivigilia di Natale del 1984. Smagrito e provato rispetto ad un anno fa, Scotti ha stretto la mano ai poliziotti brasiliani prima di salire sull’aereo dell’Alitalia.

 

 

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