Inchiesta tamponi truffa, indagati 3 imprenditori di Giugliano

Sono 12 le persone coinvolte: la procura di Napoli ipotizza l’esistenza di un’organizzazione che avrebbe effettuato illecitamente test naso-faringei a domicilio. Martedì c’erano state le perquisizioni

Inchiesta sui presunti tamponi truffa: sono 12 gli indagati al momento. Oltre a Davide Secone, medico del 118 e consigliere comunale a Quarto Flegreo, ci sono alcuni imprenditori come Alessandro Sorbilli, Raffaele Balbi, Anna Balbi, tutti di Giugliano. Iscritti nel registro anche Maria Varriale e Riccardo Lucchetta, sempre di Giugliano, Mirko Cataldo, di Torre del Greco, Giuseppe De Chiara e Rosa De Chiara, residenti a Trentola Ducenta nel Casertano, Gennaro Bartolomucci di Bacoli, Vincenzo Altruda di Frattamaggiore, Giovanni Monteleone di Napoli. La procura di Napoli, ipotizza l’associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Gli indagati sono tutti destinatari del decreto di perquisizione firmato dal pm Maria Di Mauro, eseguito martedì dal Nas dei Carabinieri di Napoli. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, un’organizzazione avrebbe effettuato illecitamente tamponi naso-faringei a domicilio, attività sponsorizzata su un sito internet insieme con i test sierologici. Tra gli indiziati figurano personale sanitario – alcuni convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale – e collaboratori di una società del settore dispositivi medici. “Il Dottor Secone – afferma l’avvocato Carmine Malinconico, legale del medico-consigliere- non ha mai sponsorizzato la sua attività su siti internet men che meno pubblicizzando test sierologici o tamponi naso – faringei. Ha sempre svolto il suo lavoro nell’assoluto rispetto delle normative e dei protocolli sanitari anche in relazione al prelievo dei tamponi per Covid – 19 che sono sempre stati regolarmente processati presso il laboratorio Ames, centro polidiagnostico strumentale. Struttura quest’ultima con la quale il Dott. Secone ha una consolidata collaborazione già dal 2018 e che risulta
essere tra i laboratori accreditati dalla Regione Campania per l’analisi dei tamponi da Covid – 19. Inoltre non ha subito il sequestro né del computer né del cellulare. Esprimendo piena fiducia nel lavoro della magistratura, si è assolutamente certi che le indagini dimostreranno in maniera inequivocabile la correttezza e legalità nello svolgimento del lavoro da parte del Dottor Secone”.

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