Inchiesta appalti, il riesame conferma il carcere per Sommese

Revocati i domiciliari per Domenico Giorgiano, ex sindaco di San Giorgio a Cremano, per il docente Antonio De Simone, l’imprenditore Giuseppe Bianca e il geometra Mario Stefano D’Amico

Resta in carcere Pasquale Sommese. Il Tribunale del riesame di Napoli ha depositato il provvedimento con il quale conferma la misura di custodia cautelare per il consigliere regionale della Campania, ex assessore al Turismo, arrestato per corruzione e turbativa d’asta.  La grande accusatrice di Sommese è Loredana Di Giovanni, conosciuta come la “dama rossa”: si sarebbe occupata di procacciare preferenze al politico durante le diverse campagne elettorali. “Fui io a far conoscere Sommese e La Regina, io che portavano tangenti. Pasquale sapeva perfettamente il meccanismo ed era perfettamente inserito nel sistema” disse lo scorso luglio davanti ai pm che hanno indagato già dallo scorso anno nell’inchiesta sulla ristrutturazione, mai avvenuta, di Palazzo Teti Maffuccini a Santa Maria Capua Vetere. Nell’ambito della stessa inchiesta, i giudici del riesame hanno revocato gli arresti domiciliari per il professore Antonio De Simone, difeso dal penalista Vincenzo Maiello. Per lui l’accusa è di turbativa d’asta per la realizzazione dei lavori per i padiglioni 7 e 8 della Mostra d’Oltremare a Napoli e per i lavori ad Alife. Libero anche l’ex sindaco di San Giorgio a Cremano Domenico Giorgiano, difeso dall’avvocato Fabrizio Savella. Questi tutti gli altri provvedimenti odierni: il carcere viene sostituito con gli arresti domiciliari per G.B, Alfonso Setaro, Pietro Russo, Paolo Stabile, Mario Stefano D’Amico, Carlo Coppola, Marco Cascella. Tornano liberi Giuseppe Avecone, Claudio Di Biasio, Vincenzo Sposito, Giuseppe Bianca, Vito Cappiello, Raffaele De Rosa, Michele Apicella, Carlo Piccirillo, Gabriele Venditti, Claudio D’Alessio. Vanno a domiciliari anche Carlo Coppola e Alessandro Albano. Confermati i domiciliari per Fabrizio Pepe. Resta l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Vincenzo Manocchio.

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