I revisori bocciano il bilancio di Napoli Servizi, la società rischia di fallire

Il capogruppo Dema chiede alla giunta comunale di Napoli un atto di responsabilità:l’approvazione del documento finanziario

Il collegio dei revisori ha bocciato il bilancio 2017  di Napoli Servizi, la società partecipata del Comune di Napoli composta da 1700 dipendenti che si occupa di buche, patrimonio, Welfare e pulizie.  Tanti  i motivi che hanno  determinato la bocciatura: due crediti che l’azienda vanta nei confronti di Palazzo San Giacomo, per complessivi 8 milioni di euro iscritti  in bilancio  senza la certezza di poterli recuperare nei prossimi mesi  e un’esposizione con le banche per circa 5 milioni di euro. La società rischia il fallimento. Il capogruppo consiliare di Dema, Rosario Andreozzi, dipendente di Napoli Servizi si scaglia contro  la decisione del collegio diffondendo una lunga dichiarazione.

Sono mesi ormai che il destino di Napoli Servizi, ammiraglia delle partecipate del comune di Napoli, oscilla tra l’esplicita volontà dell’amministrazione e del Sindaco di mettere in sicurezza l’azienda definitivamente, dotandola finalmente ( analogamente a quanto fatto per Asia) di un contratto decennale e la pressione del collegio dei sindaci sul bilancio 2017 che se non approvato comporterebbe l’apertura di una procedura fallimentare – sottolinea Andreozzi – È di queste ore la notizia che proprio i revisori, travalicando a mio avviso quello che dovrebbe essere il perimetro delle loro strette competenze e responsabilità, avrebbero dato un articolato parere negativo a tale bilancio, a dispetto di quello positivo fornito dalla società esterna Ernst &Young e che dovrebbe fungere da garanzia – aggiunge ancora Andreozzi – Sostanzialmente il Collegio Sindacale ritenendo non corretto tale comportamento ha invece espresso parere negativo considerando il bilancio illegittimo, ritenendo che la società di revisione non abbia svolto correttamente il proprio compito. Questa posizione inspiegabile dei revisori sa di partita politica giocata sulla pelle dei lavoratori e questa cosa è a mio avviso veramente intollerabile – sottolinea ancora il capogruppo di Dema – I lavoratori e le lavoratrici di Napoli Servizi in questi anni e anche in queste settimane di fibrillazione, hanno dimostrato un enorme senso di responsabilità, dando supporto all’amministrazione centrale quando c’erano difficoltà, comprendendo i momenti di crisi, manifestando accanto all’ente quando il governo voleva metterci in ginocchio”. Andreozzi ha lanciato un messaggio forte e chiaro all’amministrazione di Palazzo San Giacomo: “Ora innanzitutto per quei lavoratori e lavoratrici, forti di un parere autorevole come quello di Ernst & Young, sul bilancio in oggetto, io credo che l’amministrazione debba assumersi la responsabilità di approvare Il documento finanziario, nonostante il parere contrario del collegio”. “È necessario per rinsaldare quel legame di fiducia che ha permesso all’azienda di crescere e funzionare sempre meglio e che oggi non può essere messo in crisi da chi sta usando napoli servizi per finalità che nulla hanno a che fare con il bene dell’azienda” – conclude Andreozzi – È il momento della responsabilità!”. Sulla vicenda tacciono gli assessori competenti, ovvero gli assessori al bilancio e al lavoro. Tacciono consiglieri comunali della maggioranza arancione. Tacciono i sindacati territoriali confederali e di categoria.

                                                                                                                   CiCre

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