Giallo al Duomo di Napoli, rubati 13mila euro delle offerte a San Gennaro: nessun segno di effrazione

I ladri potrebbero essere entrati nel corso della giornata, nascondendosi e rimanendo così, in orario notturno, per agire indisturbati

Secondo quanto si è appreso, i ladri potrebbero essere entrati, nel corso della giornata, nei locali che ospitano gli uffici del parroco, nascondendosi e rimanendo così, in orario notturno, per agire indisturbati.  Furto nel Duomo di Napoli, con un bottino di 13mila euro, raccolti tra i devoti a San Gennaro nella cerimonia del 19 settembre scorso in occasione del prodigio del Santo. Non ci sarebbero segni di effrazioni a nessuna delle porte e delle finestre nei luoghi interessati. La cassaforte, inoltre, risulta aperta da mani esperte. I carabinieri indagano su quanto accaduto presumibilmente nella notte tra domenica e lunedì negli uffici del parroco, don Vincenzo Papa, che solo ieri però si è accorto dell’apertura forzata della cassaforte e della sottrazione del denaro. Pochi spiccioli sono stati anche rubati nella guardiania del custode. I ladri sono entrati nei locali forzando qualche finestra. In corso i sopralluoghi e i rilievi della Scientifica dell’Arma.  Al lavoro anche gli esperti del Nucleo di tutela dei beni culturali dei carabinieri, per verificare l’eventuale furto di opere artistiche; una ipotesi pero’ al momento priva di riscontri. I malviventi hanno anche portato via una parte del sistema di videosorveglianza interno, probabilmente per evitare di lasciare tracce.

 

Non ci sarebbero, infatti, segni di effrazioni a nessuna delle porte e delle finestre nei luoghi in cui si e’ verificato il furto; la cassaforte, inoltre, risulta aperta da mani esperte. Il denaro che vi era custodito, precisano fonti della Curia, era contato e sarebbe servito per pagare gli stipendi dei dipendenti, il 27 del mese, appunto. Prelevato un pc attraverso il quale venivano registrate le immagini del sistema di sorveglianza; i ladri avevano anche tentato di spostare una telecamera, ma non riuscendovi hanno preferito portare via lo strumento che riceveva la registrazione completa delle immagini rimandate dal sistema. Ma ci sarebbero altre tracce video sulle quali sono al lavoro gli investigatori.

(Foto Ufficio stampa Comune di Napoli)

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