Manifestazione per ricordare il giovane ucciso per errore a San Silvestro dalle pallottole della camorra
NAPOLI – In prima fila assieme a Lina e Antonio, madre e padre di Maikol Russo, e alla moglie del ragazzo, Anita, anche i genitori di Genny Cesarano e Luigi Galletta, altre vittime innocenti del piombo camorrista. Sono i ragazzi condannati da Malanapoli i volti del corteo organizzato dal movimento Un Popolo in cammino, nato per richiamare le istituzioni sul degrado dei quartieri napoletani in cui i clan spadroneggiano. Una manifestazione che ha attraversato le strade di Forcella per ricordare Maikol Russo, il 27enne ucciso per errore il 31 dicembre scorso. Salvate i nostri figli” è l’ultimo appello che Lina Russo rivolge allo Stato.
(Foto UnPopoloInCammino/Fb)