Flop dell’app anti brogli, cellulari in cabina ed elettori di centrodestra: le primarie non deludono

Tensioni a Barra,  San Pietro a Patierno, Secondigliano, Chiaiano e Soccavo per la presenza di gruppi legati al centrodestra ai seggi. Male il sistema per registrare e mettere in rete tutti i dati dei seggi, con i nomi dei votanti

Qualche scelta regolamentare che desta perplessità tra i votanti, come la possibilità di portare il cellulare in cabina o la mancanza di numero progressivo sulle schede. Un flop per il sistema che avrebbe dovuto garantire trasparenza con l’app anti brogli. E la rituale presenza ai seggi di persone legate al centrodestra. Queste le spine delle primarie a Napoli, comunque meno turbolente sinora rispetto alle precedenti edizioni. In molti seggi i tablet che erano stati distribuiti ai presidenti di seggio non hanno funzionato: per alcuni si sono presentati problemi di funzionalità; altri hanno avuto difficoltà di connessione a Internet. Alla fine non è stato possibile mettere in rete tutti i dati e si è proceduto compilando il registro dei votanti a mano, come da tradizione. La app era stata progettata e realizzata per registrare e mettere in rete tutti i dati dei seggi, con i nomi dei votanti in modo da evitare duplicazioni del voto in due o più seggi. Inoltre, momenti di tensione ci sono stati a San Pietro a Patierno, Secondigliano, Chiaiano e Soccavo, dove si sono presentati al voto alcuni gruppetti di elettori e consiglieri del centrodestrache volevano votare e che sono stati riconosciuti dagli scrutatori e dai rappresentanti dei candidati. Tensione in qualche seggio di Barra e Secondigliano anche per tentativi di intimidazione a chi si recava al voto, che però sono rapidamente rientrati.

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