Emergenza camorra, ecco la risposta di Renzi: “In settimana Alfano viene a Napoli”

Il premier in prefettura per firmare il Patto per la Campania: “La presenza delle istituzioni in città non sarà episodica. Da adesso i fondi Ue non saranno più sprecati”. Ma dall’ultima visita del ministro degli Interni la guerra dei clan non ha avuto tregue, nonostante gli annunci. De Luca: “Lavoro e sviluppo la migliore risposta alla criminalità”

Promette che non sarà una “episodica presenza” quella delle istituzioni a Napoli. E per avvalorarlo annuncia che in settimana tornerà a Napoli il ministro degli Interni, Angelino Alfano. Renzi parla dell’emergenza criminalità in prefettura, dopo la firma del Patto per la Campania. “Ho sentito il ministro dell’Interno – dice il premier – che si è detto disponibile a partecipare di nuovo al tavolo in Prefettura per dare il senso della vicinanza e della presenza delle istituzioni e verificare tutto ciò che può essere ulteriormente fatto”. Dunque, la risposta del governo è l’invio di Alfano, che fu in città l’ultima volta lo scorso 4 febbraio. Annunciò l’arrivo dell’esercito e che le armi dei clan sarebbero state zittite: da allora, agguati e cadaveri si sono moltiplicati. “La firma del patto per la Campania è la risposta più sostanziale  – dichiara il governatore De Luca – che diamo alle emergenze drammatiche che riguardano la sicurezza e l’esplosione della violenza camorristica nella città di Napoli. Quando affrontiamo i problemi ci viene detto che la soluzione son il lavoro, lo sviluppo, le scuole aperte. Bene, stiamo parlando esattamente di queste cose. Il patto per la Campania significa un contributo straordinario che diamo alla crescita sociale e culturale nei nostri territori”. “Nei prossimi due mesi  – aggiunge De Luca – cancelliamo due anomalie che hanno sporcato l’immagine di Napoli e della Campania. Martedì è  convocata la riunione con le imprese che si sono aggiudicate i lotti per la rimozione delle ecoballe, la seconda anomalia sono le barelle nei corridoi dell’ospedale Cardarelli: da maggio non ci sarà più neanche una barella”. Lasciata Napoli, Renzi e De Luca si sono diretti a Salerno per visitare la Stazione marittina firmata da Zaha Hadid, la archistar scomparsa recentemente.

 

RENZI: “IL PATTO VALE 9,5 MILIARDI” – “Oggi a Napoli abbiamo firmato il primo patto per il Sud. Impegni concreti e una certezza: mai più soldi europei buttati. Il patto per la Campania vale complessivamente circa 9,5 miliardi euro da oggi fino al 2020”. Su Facebook, Renzi riassume la mattinata in prefettura. “Con la certezza dei tempi e la trasparenza dell’ impegno la Campania  – scrive il premier  – deve essere il simbolo del Paese che riparte, perché per l’Italia è finito il tempo in cui si sprecano ricchezze ed opportunità. Pompei – che ho visitato di nuovo stamattina – è il simbolo di come le cose possono cambiare, certo. Ma anche la reggia di Caserta, la Napoli Bari, la metropolitana del capoluogo, gli investimenti in scuole e sociale, il turismo e l’industria innovativa. Qui si fa davvero sul serio, altro che visitine spot”

 

L’INCONTRO CON I PARROCI DI SANITA’ E FORCELLA E LE PROMESSE DEL PREMIER – Dopo la firma in prefettura, Renzi e De Luca hanno incontrato i parroci di Sanità e Forcella ed il padre di Genny Cesarano, il 17enne ucciso da una pallottola vagante lo scorso settembre nel centro storico. . Trenta minuti di colloquio, riferiscono don Angelo Berselli e don Antonio Loffredo, in cui il premier ha promesso loro: “Non verrete lasciati soli”. “L’incontro con il premier è stato quantitativamente e qualitativamente soddisfacente” dichiara ai cronisti padre Berselli, portavoce del comitato Un popolo in cammino. “Renzi ha promesso – dice il sacerdote- che a giugno una decina di scuole del rione Sanità faranno il tempo pieno, per ospitare e togliere dalla strada i ragazzi. Saranno anche accelerati i tempi tecnici e burocratici per un sistema di videosorveglianza”. Padre Berselli racconta anche di aver posto dubbi al premier sulla presenza dell’esercito. “Non le sembra che sia solo un arredo urbano?”. L’incontro con Renzi comporta l’annullamento della decisione di andare a manifestare fuori al parlamento, annunciata ieri dal comitato. “Ma ci recheremo nella capitale solo per monitorare le cose che sono state fatte” spiega don Berselli. Antonio Cesarano anticipa che il presidente del Consiglio “verrà alla Sanità il 6 settembre prossimo per inaugurare un’opera realizzata e dedicata a Genny, che verrà sistemata nell’aiuola già a lui intitolata nel rione.

(Foto Matteo Renzi/Fb)

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