Eboli, sequestrato impianto di compostaggio

Il provvedimento eseguito dal Noe carabinieri, a seguito di numerose segnalazioni di comitati e cittadini

Nei guai tre persone denunciate, tra le quali il sindaco Massimo Cariello. I carabinieri del Noe di Salerno  hanno sequestrato un impianto di compostaggio e stabilizzazione delle frazioni organiche ad Eboli, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno.

Il provvedimento è scattato anche in seguito alle numerose segnalazioni ed esposti giunti da locali comitati ambientalisti e cittadini residenti nelle aree limitrofe all’impianto, per i miasmi percepiti fino al limitrofo centro abitato.

Durante le ispezioni condotte dai militari del Noe, in sinergia con il personale dell’Arpac di Salerno, è emerso che tra giugno 2017 e ottobre 2019 le operazioni di recupero dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata, in cui l’impianto riceveva quantitativi di rifiuti biodegradabili di cucine e mense e rifiuti biodegradabili notevolmente superiori rispetto ai limiti imposti, producevano un esubero mensile di circa 500 tonnellate. 

Il superamento costante dei quantitativi consentiti, aggiunto alle operazioni di deposito e alla triturazione eseguita nel piazzale esterno dell’impianto, avrebbe causato le emissioni nauseabonde avvertite dalla popolazione. Il valore complessivo del sequestro ammonta a circa 10 mila euro.

“La partecipazione attiva e costante dei cittadini e degli ambientalisti, insieme alla mirata e lunga attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, ha fatto sì che i Carabinieri del Noe di Salerno – dichiara il ministro dell’ambiente Sergio Costa – abbiano potuto dare esecuzione a Eboli a un decreto di sequestro preventivo di un impianto di compostaggio. Una vittoria dello Stato e dei cittadini, ‘sentinelle dell’ambiente’. Insieme si può fare molto per ripristinare la legalità e tutelare la salute della popolazione che vive in quei territori, per troppo tempo devastati dalle emissioni nauseabonde”.

“L’operazione – commenta il consigliere regionale Michele Cammarano (M5s) – è l’ennesima palese dimostrazione di quanto siano efficaci e tempestive le azioni dello Stato quando agisce in sinergia con i suoi cittadini. Il risultato è da ricondurre all’impegno incessante di una comunità, che abbiamo sostenuto con forza sia con atti istituzionali che con la nostra presenza in piazza al loro fianco, che non si è mai rassegnata e che ha continuato a lottare per il sacrosanto diritto alla salute e ad un’aria pulita. Nei mesi scorsi ci siamo resi promotori di un incontro tra i cittadini di Eboli, Battipaglia e il nostro ministro Sergio Costa, che ha preso atto delle denunce relative a una concentrazione di miasmi non compatibile con un naturale funzionamento dell’impianto e ha dato impulso a una serie di verifiche che hanno portato sequestro di questa mattina e alla conferma che il sito riceveva un quantitativo di rifiuti biodegradabili notevolmente superiore ai limiti imposti. Una vittoria figlia del lavoro di una filiera istituzionale, nella quale il ruolo fondamentale è stato quello esercitato dai nostri cittadini”.

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