Differenziata a Napoli, duello sui numeri. De Luca: “E’ al 20%”. Iacotucci: “No, è sopra il 30%”

Il governatore: “La percentuale va incrementata e vanno realizzate decine di impianti di compostaggio”. L’amministratore di Asìa: “Numeri datati, stiamo raggiungendo i livelli di tutte le metropoli italiane ed europee. E sugli impianti di compostaggio i ritardi sono della Regione”

Lui della differenziata ha sempre fatto una bandiera, negli anni da sindaco di Salerno, nella guerra fredda al napolicentrismo e al governo Bassolino, finito nel tritacarne dell’emergenza rifiuti. E adesso, in nome della differenziata, passa a bastonare l’amministrazione di Napoli targata de Magistris. Ma De Luca scatena una polemica sui numeri della raccolta con l’amministratore unico dell’Asìa, Francesco Iacotucci. “Per completare il ciclo integrato dello smaltimento dei rifiuti dobbiamo avere una raccolta differenziata che su base regionale arrivi al 65%, ma dobbiamo incrementare soprattutto nella città di Napoli la raccolta differenziata perché – attacca il governatore a Baronissi, nel Salernitano – siamo poco sopra il 20% e soprattutto dobbiamo realizzare decine di impianti di compostaggio per la lavorazione dell’umido”. Alle parole replica l’ad della partecipata dei rifiuti di Napoli. Quelli di De Luca sono “dati piuttosto datati”, ai quali “si fa spesso riferimento” dichiara Iacotucci.
“La città di Napoli – prosegue l’amministratore dell’azienda – grazie al lavoro della sua partecipata Asia ha visto il progressivo incremento dei cittadini coinvolti nel porta a porta e della raccolta stradale differenziata in tutta la città è oramai stabilmente sopra il 30% di raccolta differenziata (31,2% luglio 2016) e sta raggiungendo i risultati delle migliori metropoli italiane ed europee i cui risultati (tranne il caso di Milano) vanno tra il 35% ed il 45% risultato alla portata della città di Napoli e coerente con la crescita attuale ed i piani messi in campo”.
“Sugli impianti di compostaggio – aggiunge Iacotucci – il progetto preliminare per un ecodistretto nella zona del depuratore di Napoli est redatto da Asìa Napoli e recentemente oggetto di una deliberazione del comune di Napoli  è da più di un anno è in possesso della regione per le deliberazioni conseguenti. L’Asìa Napoli ha la forza e le capacità di affrontare la sfida della commissione europea ma serve anche che tutte le amministrazioni, ognuna nelle sue competenze, produca gli atti ed i finanziamenti necessari”.

(Foto Francesco Bassini)

 

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