Denunciò boss, avvocato di Giugliano incarcerato in Thailandia per incendio colposo: “Lager nazista”

Giorgio Lembo, 85 anni, costretto a espatriare per le minacce di morte della camorra. Nel paese asiatico è finito in cella nove giorni per una banale accusa: “I detenuti sono costretti a restare sedici ore per terra. Devi fare i tuoi bisogni davanti a tutti in un buco sul pavimento, con i piedi tra gli escrementi”

L’avvocato Giorgio Lembo, originario di Giugliano, ha trascorso nove giorni nelle terribili carceri thailandesi per un incendio colposo: “Una esperienza peggiore dei lager nazisti – racconta il malcapitato nel suo sfogo che è anche una disperata richiesta di aiuto – i detenuti sono costretti a restare sedici ore per terra, quasi senza muoversi. Devi fare i tuoi bisogni davanti a tutti in un buco sul pavimento, con i piedi tra gli escrementi. I detenuti più anziani ti possono anche violentare, specie se sei straniero, senza che nessuno muova un dito”.

La sua storia viene raccontata sul numero di domani, giovedì 31 marzo, del quotidiano la Discussione, grazie ad una intervista realizzata dal vicedirettore Carmine Alboretti.

Lembo, che ha 85 anni e dal 2006 vive in Thailandia, dopo essersi allontanato dall’Italia per sfuggire alle minacce di morte di un boss della sua zona, rischia di finire nuovamente in cella se non paga i 550.000 baht, ossia 30mila euro, che pretende la proprietaria dell’appartamento andato in fiamme per un incidente.

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest