Il sindaco di Napoli: “Con il premier c’è divergenza sempre più ampia. Sigleremo accordi nell’interesse della città e sempre che ci sia autonomia tra i diversi dossier: dobbiamo evitare che le risorse siano sempre le stesse, sennò si fa il gioco delle tre campanelle”
“Chiariamo: un avvicinamento politico non c’è e non esiste e anzi, è sempre più ampia la divergenza, basti vedere le posizioni sul referendum. Altra cosa sono i tavoli istituzionali dove sembra ci siano segnali importanti e dove si inizia a discutere ad altissimo livello di tutti i dossier della città di Napoli”. De Magistris smentisce la glasnost nei rapporti Comune-Governo, nonostante la prossima firma del Patto per il sud e i 308 milioni destinati alla città. Appena dopo aver votato per il rinnovo del Consiglio Metropolitano, il sindaco precisa che “parliamo di due tavoli distinti. Da un lato l’autonomia politica della città rispetto al governo Renzi, dall’altro il tema della cooperazione istituzionale che se si rafforza siamo contentissimi”. De Magistris non nega che, dopo gli attriti, sia in dirittura d’arrivo l’accordo sul patto per il sud.
“Sono stati fatti dei passi avanti importanti, ma – aggiunge – prima di firmare qualsiasi atto dobbiamo ancora capire se si tratta di patti o ‘paccotti’, e se parliamo di cose che servono alla città o meno”. E riguardo le indiscrezioni di stampa che fissano a giovedì prossima la firma con Renzi, il sindaco spiega: “E’ una questione di contenuti prima che di date. I tavoli e gli incontri servono a questo. Se ci sono le condizioni per firmare il patto nell’interesse della città è chiaro che firmeremo, se invece non ci sono le condizioni il patto non lo firmeremo. Per essere chiari – afferma – ora non siamo nelle condizioni di dire che lo firmiamo giovedì, e non è un allontanamento o una presa di distanza. Il dialogo va bene, ci si sta confrontando ma ci sono ancora dei problemi e prima di dare una data dobbiamo capire se questi problemi vengono risolti perché per noi è necessario che si firmi un atto utile e nell’interesse della città e che ci sia certezza e trasparenza e utilizzo dei fondi, cioè che non ci troviamo nel patto cose che si devono trovare altrove e che qualcuno vorrebbe infilare nel patto. Comunque sia lo sapremo la settimana prossima”. La confusione a cui allude de Magistris è relativa ai diversi dossier sul tavolo in questo momento.
“Noi – dice il sindaco – abbiamo da una parte il Pon metro, e i fondi della programmazione europea, dall’altra il Patto per Napoli. Dobbiamo evitare che le risorse siano sempre le stesse, perché altrimenti rischiamo di fare il gioco delle tre campanelle. Il ‘Patto per Napoli’ deve essere qualcosa in più. Se invece nel patto per Napoli troviamo le stesse risorse della programmazione 2007/2013 che Caldoro non ci ha dato e che de Luca ancora non ci ha dato, è chiaro che non è un patto per Napoli, ma semplicemente l’ ulteriore riallocazione degli stessi soldi. Ecco perché consideriamo importante il tavolo a Palazzo Chigi, perché ci consente di chiarire che ogni dossier deve avere la sua autonomia”.
(Foto Francesco Bassini/Fb)