De Luca cancella il Natale, sospende i diritti e tratta i campani come sudditi

Una nuova ordinanza del presidente della Regione blocca tutto. Dura reazione di alcuni esponenti politici, in primis Clemente e Alessandra Caldoro

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca  ha firmato un’ordinanza che contiene disposizioni che sospendono i diritti individuali e collettivi per vaccinati e non vaccinati.  A decorrere dal 23 dicembre 2021 e fino al 1 gennaio 2022:

 – per l’intero arco della giornata è fatto divieto di consumo di cibo e bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua, nelle aree pubbliche, ivi compresi gli spazi antistanti gli esercizi commerciali, le piazze, le ville e i parchi comunali. Resta consentito il consumo ai tavoli all’aperto, nel rispetto del distanziamento previsto;

– nei luoghi pubblici all’aperto è fatto divieto di svolgimento di eventi, feste o altre manifestazioni che possano dar luogo a fenomeni di assembramento o affollamento;

– è confermato l’obbligo di indossare dispositivi di protezione individuale, anche all’aperto, in ogni luogo non isolato (ad es., centri urbani, piazze, lungomari nelle ore e situazioni di affollamento, code, file, mercati, fiere, contesti di trasporto pubblico all’aperto);

 Nei giorni 23, 24, 25, 31 dicembre 2021 e 1 gennaio 2022:

– dalle ore 11 e fino alle ore 05 del giorno successivo, ai bar e agli altri esercizi di ristorazione è fatto divieto di vendita con asporto di bevande, alcoliche e non alcoliche, con esclusione dell’acqua.

E’ fatta raccomandazione ai Comuni ai fini dell’adozione, laddove necessario, di provvedimenti di chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile assicurare adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale ai sensi delle disposizioni vigenti.

E’ fatta raccomandazione ai Comuni e alle altre Autorità competenti di intensificare la vigilanza e i controlli sul rispetto delle disposizioni vigenti, in particolare nelle zone della cd. “movida”.

Dura la reazione di alcuni esponenti politici napoletani.

Alessandra Caldoro

“Con l’ordinanza numero 27, Vincenzo De Luca cancella il Natale e il Capodanno – afferma Alessandra Caldoro dirigente di Fratelli d’Italia –  dal 22 dicembre al 7 gennaio è vietato praticamente tutto in tutte le ore del giorno. Tutto vietato tranne, ovviamente, la manifestazione “luci d’artista” di Salerno. Perche? semplice, noi siamo sudditi e lui re!”

Sulla stessa lunghezza d’onda la consigliera comunale di Napoli Alessandra Clemente

Alessandra Clemente

 “Come abbiamo imparato, da due anni a questa parte, si rinuncia a gestire in sicurezza le festività, scegliendo come unica strada possibile quella delle chiusure, delle punizioni e dell’inasprimento delle misure di contenimento della pandemia che già esistono –  dichiara in una nota  Clemente – Proibire il consumo di cibi e bevande all’esterno dei locali  non servirà certamente a limitare gli assembramenti, che sono già vietati da precedenti disposizioni in materia di sicurezza sanitaria, ma sarà solo un modo per favorire le riunioni in luoghi chiusi, dove il contagio è più diffuso, danneggiare i ristoratori corretti e al contrario agevolare quelli abusivi o disonesti”.

Con questa ordinanza – continua la consigliera – sarà un supplizio per le attività commerciali, che vedono nel Natale un’opportunità di guadagno dopo quasi due anni di lavoro a intermittenza e perdite enormi. Alcuni di loro hanno già provveduto a fare gli ordini della merce in previsione delle festività, a meno di 10 giorni dal Natale chi li rimborserà? Quella contro la movida è una battaglia ideologica, non si può certamente pensare di lasciare libertà assoluta ai cittadini in questi giorni di festa, ma bisognava pensare a contemperare le misure affinchè si potessero equilibrare gli interessi di tutti. In questo modo si getta la croce solo su alcuni, sempre gli stessi dal marzo del 2020.  Aggiungo che, parlare di “migliaia di giovani senza mascherina che bevono dalla stessa bottiglia”, come fatto oggi dal presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca, significa mancare di rispetto all’intelligenza di tutti quei ragazzi che tra scuole e università chiuse, lockdown e limitazioni della socialità, sono stati i più colpiti nei mesi che abbiamo trascorso. L’obbligo della mascherina anche all’aperto, il Super Green Pass, il divieto di assembrarsi, proibire l’asporto oltre le 22, sono tutte misure già in atto, alla cui applicazione sarebbe bastata l’aggiunta del contingentamento degli ingressi in alcune punti critici per la movida cittadina, così da agevolare i controlli da parte delle forze dell’ordine.  Si è scelta invece la via più facile – conclude Clemente – non gestire, chiudere tutto, e a pagare saranno come al solito i cittadini”.

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