Secondo indiscrezioni sarebbe ancora Giugliano il Comune destinato. Il governatore: “Ci metteremo il 20-30% delle ecoballe che non producono percolato né emissioni una atmosfera. Abbiamo sulla testa la spada di Damocle delle sanzioni Ue”
I rumors si moltiplicavano nelle ultime ore, dopo le due delibere del 27 luglio che avviano l’iter di aggiornamento del piano regionale. E ora il governatore De Luca ammette: “Dobbiamo individuare una discarica per accumulo di rifiuti inertizzati per collocare il 20-30% delle ecoballe che non producono percolato né emissioni una atmosfera”. Le parole arrivano a margine della consegna dei Tfr ai lavoratori dell’ex Eavbus a Palazzo Santa Lucia. Dunque, in Campania si aprirà una nuova discarica, prevista dalle modifiche del piano rifiuti della Regione. “Chiariamo – afferma De Luca – che le vecchie discariche con i rifiuti indifferenziati non esisteranno più, ora parliamo di rifiuto inertizzato. Da qualche parte dovremo collocare quindi il 20-30% delle ecoballe inertizzate. Con queste possiamo ricomporre le ferite delle cave, luoghi in cui negli anni sono state tagliate mezze montagne, possiamo riempirle e realizzare dei parchi urbani, sapendo che non c’è rifiuto indifferenziato”. Ma ha un bel dire il presidente della Regione. Al solo nominare l’apertura di un sito, intere comunità scendono sul sentiero di guerra. E valle a spiegare che si tratta di “rifiuti inertizzati”. E secondo il deputato 5 stelle Salvatore Micillo l’area prescelta potrebbe essere ancora nel Comune di Giugliano, epicentro della catastrofe ambientale. “Esprimiamo forte preoccupazione – dichiara Micillo, portavoce in commissione Ambiente della Camera – nei confronti dell’ipotesi che vedrebbe ancora una volta il comune di Giugliano destinazione finale di interventi che se confermati sarebbero la pietra tombale su di un territorio già devastato e che più di ogni altro ha pagato un prezzo elevatissimo della malagestione dei rifiuti in Campania”. Ma De Luca non sente ragioni. “Noi abbiamo sulla testa – ricorda il governatore – una spada di Damocle – rappresentata dai 120 mila euro di sanzione che l’Ue ha stabilito per l’Italia e che paga, pro quota, anche la Campania, questo problema va risolto”. Anche con un’altra discarica.