Covid, è ufficiale: Campania resta in zona gialla

Decisione assunta dal ministro Speranza dopo i sopralluoghi effettuati da ispettori e carabinieri dei Nas

E’ ufficiale. La Campania rimane nell’area gialla, quella a rischio più basso. Lo confermano il ministro della Salute Roberto Speranza e il presidente della Regione Vincenzo De Luca.  Speranza ha firmato una ordinanza che individua 5 nuove regioni che scalano da area gialla a area arancione: si tratta di Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana, Umbria. Entra nell’area rossa invece la Provincia autonoma di Bolzano. Quindi complessivamente in area gialla, quella a rischio più basso, rimangono Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto. In area arancione Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria. In area rossa Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.

Il ministro Speranza ha assunto la decisione dopo i sopralluoghi effettuati dagli ispettori ministeriali e dai carabinieri dei Nas nelle strutture Covid della Campania, negli uffici delle Asl. E non solo. Attivata una  minuziosa indagine sui dati trasferiti a Roma per appurare mancanze o falle, elementi considerati per la decisione definitiva. Carabinieri dei Nas e tecnici del ministero per tutto il giorno hanno analizzato la mole dei dati per trovare eventuali deficit e capire come poter colmare eventuali carenze.

La dichiarazione del presidente Vincenzo De Luca:  “Vedo che sugli organi di informazione si è creata un’attesa di decisioni riguardanti la Regione Campania. La collocazione di fascia della Campania è già stata decisa ieri, a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute.  Ho sollecitato io un’operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d’ombra, anche fittizia. Dunque non c’è più nulla da decidere e da attendere. Riconfermo altresì che sulla linea di rigore sempre seguita dalla Regione, solleciterò nelle prossime ore e nei prossimi giorni i ministeri dell’Interno e della Salute ad assumere provvedimenti rigorosi per il rispetto delle regole e per il contrasto all’epidemia  Non sono assolutamente tollerabili immagini come quelle del lungomare di Napoli, o di strade e quartieri abbandonati a se stessi, nei quali si continuano a violare le norme senza che nessuno di quelli che hanno il dovere di impedirlo muova un dito. Non è tollerabile che il lavoro straordinario fatto sul piano sanitario e ospedaliero, a tutela della vita delle persone, sia inficiato da un contesto ambientale che si muove nel segno della irresponsabilità istituzionale e comportamentale”.

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