Covid, De Luca rinvia ancora la riapertura delle scuole

Lunedì in presenza solo le terze elementari, non tutte le primarie. Quasi certamente, il 25 gennaio niente rientro anche per medie e superiori

La Campania resta gialla, insieme ad altre cinque regioni. Ma De Luca frena di nuovo sulla riapertura delle scuole. Lunedì, infatti, la didattica in presenza riprenderà solo per le terze elementari. Si aggiungeranno alle prime e seconde, e alle scuole dell’infanzia, a cui il disco verde era arrivato nei giorni scorsi. Niente da fare, al momento, per quarte e quinte, come ipotizzato sinora. E adesso, è in alto mare l’intero calendario dei rientri, sia pur previsto come graduale, entro fine gennaio. Nella riunione dell’Unità di crisi, si è deciso anche vietare la refezione scolastica. Inoltre, si è dato mandato alle Asl di distribuire ai medici di medicina generale test antigenici, per il monitoraggio del personale della scuola, docente e non docente. Priorità a chi già è impegnato nella didattica in presenza. “Non credo che andremo alla riapertura generalizzata delle scuole. Probabilmente avremo un incremento per le elementari” aveva anticipato De Luca, nel sermone del venerdì su Facebook. La frase getta ancora la scuola nella terra incognita. Per il 18 gennaio, molti attendevano il rientro in presenza di tutte le primarie. E il 25 gennaio sarebbe toccato agli alunni di medie e superiori. Ma a questo punto è tutto da rivedere. Del resto, l’ultima ordinanza regionale è venata di periodi ipotetici. Il provvedimento, di fatti, subordina le riaperture all’andamento dei contagi. “Al momento – chiarisce De Luca – non ci sono le condizioni adeguate per riaprire neanche il 50 per cento. Vorremmo avere un ritorno di massa nelle scuole dopo aver fatto o perlomeno avendo avviato questa campagna di screening di controllo sul personale scolastico”. Per il governatore è “un atto di grande responsabilità e di tutela per gli studenti, per le famiglie e per il personale scolastico. Ovviamente dovete sapere che in questo momento fra tamponi, vaccinazioni, attività ordinaria che dobbiamo fare negli ospedali, dobbiamo procedere in maniera ordinata”. E quindi, la Dad è più viva che mai: da marzo, le scuole campane sono rimaste aperte solo 15 giorni.

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