Covid, De Luca chiude le scuole fino al 14 marzo: niente prove di contagi in classe

Firmata l’annunciata ordinanza per lo stop alla didattica in presenza in Campania: evocata la variante inglese fra i giovani, ma nessuna traccia di circolazione nelle ore scolastiche. No Dad pronti ai ricorsi

De Luca firma l’annunciata ordinanza per lo stop alla didattica in presenza, per le scuole campane di ogni ordine e grado. Le scuole saranno chiuse dal 1 al 14 marzo. Nel provvedimento si richiama l’ultimo bollettino Iss-ministero della Salute, diffuso ieri, attestante l’aumento di contagi Covid in Campania. Tuttavia, a fondamento della decisione, non è posta alcuna evidenza di circolazione del virus in classe. La misura è adottata “in considerazione: della diffusione della variante inglese del virus presso le fasce più giovani della popolazione e dei gravissimi rischi di propagazione negli ambienti familiari degli studenti; delle problematiche, a tutt’oggi irrisolte, in ordine alla corretta applicazione delle misure di prevenzione individuate dalla circolare del Ministero della salute del 31 gennaio 2021 che attestano la necessità di aumentare lo spazio di distanziamento e di ridurre il tempo medio di permanenza in aula; dell’esigenza di assicurare l’efficacia della campagna vaccinale in corso per il mondo della scuola, salvaguardando il personale docente e non docente dalle infezioni occasionate dalla presenza in classe, per il tempo occorrente ad effettuare la vaccinazione secondo il calendario previsto”. Anche stavolta, i No Dad sono pronti ai ricorsi.

“Prendiamo atto delle ultime determinazioni del Presidente della Regione Campania e – afferma il Coordinamento Scuole Aperte Campania – valuteremo quali azioni intraprendere per tutelare, come sempre, la salute psicofisica dei nostri figli, nonché il loro diritto all’istruzione, equiparando la Campania al resto d’Italia”.

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