Manca il numero legale dopo dieci ore di dibattito. Prossima seduta 26 o 28 ottobre

NAPOLI – Dieci ore di seguito, decine e decine di interventi, novantadue emendamenti presentati e neanche questa volta il consiglio comunale si è espresso sulla convenzione ponte per la concessione dello stadio San Paolo alla società Calcio Napoli. Alle venti, quando si doveva votare il 16esimo emendamento riguardante la buvette dell’impianto sportivo di Fuorigrotta, erano in aula solo 24 consiglieri, troppo pochi per proseguire la seduta che così è stata rinviata vista la mancanza del numero legale.

La giornata era iniziata con la discussione dell’ordine del giorno che riguardava appunto l’accordo fra l’amministrazione comunale e la SSCN. A ora di pranzo, la sospensione nel tentativo di trovare l’intesa – fuori dall’aula – per portare a compimento una vicenda già tre volte rimandata dal consiglio comunale e di ridurre il numero degli emendamenti A nulla però sono valsi, tanto che al rientro il presidente Pasquino ha annunciato il gran numero delle modifiche chieste alla convenzione. Fra queste è stata stata votata a maggioranza che siano fissati ad un prezzo massimo di 15 euro i biglietti delle curve. Un’ora, poi, ha richiesto la discussione sugli ingressi gratuiti concessi ai consiglieri e agli assessori, un’ora nel corso della quale si è dissertato sulla possibilità di potere assistere alla partita in tribuna autorità o altrove,di dare i ticket anche alle scuole, e qualcuno ha anche sottolineato come, dopo una settimana di intenso lavoro, sia diritto – cui non rinunciare- di un consigliere comunale poter andar al stadio. La discussione, vista la sospensione della seduta, non è riuscita ad arrivare fino all’esame dei 47 emendamenti firmati da Pietro Rinaldi sulla concessione della pubblicità all’interno dello stadio, tutti praticamente uguali se non fosse per la cifra che di documento in documento si modifica di 50 euro al ribasso.
Una volta proclamata sciolta, il presidente Pasquino ha convocato la riunione dei capigruppo che hanno deciso per la prossima seduta il 26 o 28 ottobre.

Barbara Tafuri

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