Comuni indebitati, De Luca parla di “Napoli vergogna” e scorda Salerno

I dati: la città feudo del governatore è quarta nella classifica nazionale dei debiti comunali. Ma lui dà lezioni al capoluogo

De Luca parla di “vergogna nazionale”, riferendosi al maxi debito del Comune di Napoli. Ma dimentica qualcosa: non sta molto meglio il Comune di Salerno (in foto), suo cortile di casa. “Qui parliamo di una vergogna nazionale – tuonava il governatore appena 3 giorni fa contro Palazzo San Giacomo – rispetto alla quale nessuno dice niente, salvo rinfacciarci in qualche sede che noi accumuliamo debito. Ma chi le ha tollerate queste situazioni vergognose che andrebbero stroncate dopo due minuti? Ovviamente siamo impegnati a dare una mano ai cittadini di Napoli ma la precondizione deve essere che chi triplica il debito deve andare a casa”. Magari De Luca, trovandosi, potrebbe dare una mano pure al suo feudo personale. Se, infatti, Napoli è primatista nazionale di bilanci sconquassati, con debiti per 946,7 milioni, al quarto posto c’è Salerno. “Uno dei comuni più indebitati della seconda regione per enti locali in dissesto, la Campania – ricorda money.it-. Secondo i dati il monte debiti tocca i 127,3 milioni, ripianabili con fondi accantonati da 42,4 milioni l’anno”. La fonte è molto attendibile: la Fondazione Ifel dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani. L’articolo di money.it tratta delle amministrazioni a rischio default. Un baratro aperto dalla recente sentenza della Consulta, che impone lo stop alla norma salva-bilanci. Un salvacondotto che permetteva di ripianare i debiti in 30 anni. Nella lista dei primi dieci Comuni, oltre Napoli e Salerno, anche Pozzuoli (quinta) e Afragola (nona).

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