Comune di Napoli, scontro in maggioranza. DemA ai dissidenti: “Pensate alla città, non a poltrone”

I consiglieri Rosario Andreozzi, Eleonora de Majo, Salvatore Pace, Luigi Felaco, Claudio Cecere: “Alcuni preoccupati di una loro personale affermazione nel rimpasto della Giunta. Invece,  le vertenze sociali  richiedono  di essere affrontate risolutamente”. Bersaglio i consiglieri David Lebro, Gabriele Mundo e Stefano Buono

E’ battaglia politica nei gruppi consiliari che sostengono il sindaco Luigi de Magistris. Uno scontro durissimo nella maggioranza tra coloro che rivendicano poltrone di assessore o posti di sottopotere e una consistente area di esponenti politici di provenienza sindacale e movimentista che intendono mettere al centro della discussione le vertenze sociali,  l’esigenza di un nuovo modello di Città.  I consiglieri di Dema, Rosario Andreozzi, Eleonora de Majo, Salvatore Pace, Luigi Felaco, Claudio Cecere hanno assunto una posizione molto dura e significativa: “La ripresa dell’attività politica nella Città, registra una forte divergenza tra le fibrillazioni di pezzi della maggioranza, molto preoccupati di una loro personale affermazione nel rimpasto della Giunta – evidenziano i consiglieri del gruppo più vicino politicamente al sindaco – Invece,  le vertenze sociali  richiedono  di essere affrontate risolutamente e sulla base delle soluzioni individuate dal programma elettorale per il quale tutta questa maggioranza è stata eletta”. Un messaggio che sembra indirizzato ai consiglieri “dissidenti” della maggioranza David Lebro, Gabriele Mundo e Stefano Buono che hanno chiesto esplicitamente poltrone di assessore nella giunta de Magistris, minacciando l’uscita dalla maggioranza e la costituzione di gruppi indipendenti in consiglio comunale.

 

 

I consiglieri del gruppo Dema propongono di affrontare questioni politiche, vertenze non ancora risolte,  problemi reali che interessano effettivamente le persone, la gente comune. Attivare iniziative contro le scelte governative nazionali ed internazionali che producono  effetti dirompenti sul piano sociale,  occupazionale.  “Consapevoli delle estreme difficoltà finanziarie che affronta quotidianamente la città a causa delle politiche vessatorie del governo nazionale, siamo altresì convinti che su alcune questioni particolarmente rilevanti, legate ai diritti sociali e alla vivibilità dei territori, è necessario agire risolutamente, coerentemente con quanto affermiamo pubblicamente a proposito della nostra città come modello alternativo alle politiche antisociali del governo Renzi e dell’Europa – sottolineano i consiglieri –  Ci riferiamo in particolare a l’assegnazione degli alloggi sostitutivi destinati agli abitanti delle vele di Scampia, la vertenza dei 395 lavoratori di Napoli Sociale e ai servizi connessi ad essa, la pubblicazione del bando destinato ai lavoratori del progetto Bros, l’effettiva erogazione dell’assistenza materiale ai portatori di handicap per tramite del recupero dei 108 lavoratori delle cooperative esclusi dalla fusione tra Napoli Sociale e Napoli Servizi, il reinserimento lavorativo delle insegnanti non riassorbite nelle scuole comunali, dei lavoratori lsu del depuratore di San Giovanni, dell’ex progetto Sirena e del servizio pulizie di Bagnoli Futura, lo scorrimento della graduatoria per l’assunzione dei 132 vigili urbani e infine – concludono i consiglieri Dema –  La costruzione di una vertenza con il Governo per lo sblocco del turn over che permetterebbe la ripartenza delle assunzioni e il miglioramento dei servizi e della qualità della vita della città”. Dunque, è iniziata una battaglia, una legittima battaglia politica. La Città valuterà il senso di responsabilità, il ruolo e le funzioni istituzionali dei consiglieri e delle consigliere comunali, il loro impegno per gli interessi reali delle persone, della gente comune.

Ciro Crescentini

(Foto Ufficio stampa Comune di Napoli)

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