Commissione antimafia, De Luca ironizza: “Vanno alla ricerca del capitone perduto”

Il governatore: “Una battuta al sindaco di Agropoli è il punto di avvio di una riflessione sul rapporto tra voto di scambio e frittura di alici. La norma sui commissari alla sanità? La proposta non riguarda me ma la possibilità di riportare le regole di nomina ad un anno e mezzo fa”

“La proposta non riguarda De Luca, ma la possibilità di riportare le regole di nomina dei commissari ad un anno e mezzo fa”. Nel corso della rituale trasmissione del venerdì su Lira Tv, De Luca spiega la sua versione sulla “norma De Luca”, ossia l’emendamento alla manovra che elimina il divieto ai governatori di essere nominati commissari alla sanità nelle regioni di competenza. “La proposta – dichiara il presidente della Regione – l’ha fatta unitariamente la Conferenza delle Regioni. Che significa? Fino a un anno e mezzo fa erano governatori commissari sanità, cioè gli stessi che avevano fatto i debiti, adesso che ci siamo noi no. Una cosa demenziale a cui si rimedia. Il problema riguarda anche Calabria e Lazio. Provate a immaginare una trattativa a Città del Vaticano chi la va a fare, un commissario? Quella regola ha ripristinato un equilibrio di funzionalità”. De Luca parla anche dell’iniziativa della commissione antimafia, che ha chiesto alla procura di Napoli eventuali documenti su inchieste aperte dopo la riunione a porte chiuse che ha avuto con gli amministratori locali.
“Ho comunicato – afferma – che seguiremo con rispetto istituzionale, ma con grande curiosità intellettuale, la ricerca avviata dalla commissione antimafia in merito all’incontro con gli amministratori. Potremmo dire in termini letterari: la ricerca del ‘capitone perduto. “Ho appreso dalla stampa di questa iniziativa presa dalla commissione antimafia che avrebbe chiesto informazioni. Da cosa si parte? Da una riunione privata con 300 amministratori, persone amiche, un porto di mare aperto a tutti, per mobilitarli verso il Sì. Verso la fine di questa riunione, davanti a me era seduto il sindaco di Agropoli che ha vinto con percentuali bulgare nel suo comune. A mo’ di battuta gli ho detto: tu che sei un esponente eminente della ‘clientela’ cerca di portare a votare il tuo popolo e offri una frittura di pesce al porto e se non lo fai sarai giudicato dal popolo. Ma era in modo ironico. Eppure – aggiunge De Luca -, questa battuta è il punto di partenza della commissione antimafia che sta riflettendo sul rapporto tra voto di scambio e frittura di alici. Per quanto ci riguarda – conclude – fino al 4 dicembre faremo training autogeno, autocontrollo, espiazione, mortificazione della carne e dello spirito. Una sola domanda da rivolgere ai cittadini, quella sul Sì alle riforme”.

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