Cava de’ Tirreni, sequestrati i conti del sindaco e di un assessore

Indebiti contributi Inps.

La Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato i conti del sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli e dell’assessore ai lavori pubblici Nunzio Senatore. Il provvedimento è stato eseguito nell’ambito di un’indagine della Procura di Nocera Inferiore. Sotto la lente degli inquirenti sono finiti alcuni versamenti eseguiti dall’Amministrazione comunale – ritenute assistenziali, previdenziali e assicurative – a favore dei due esponenti comunali.

Le norme in vigore prevedono infatti che il Comune provveda al pagamento dei contributi all’Inps solo per gli “eletti” che lavorano “esclusivamente” per l’Ente.

In caso contrario, l’obbligo resta in capo agli stessi amministratori. Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Salerno ha accertato che, diversamente da quanto dichiarato nelle autocertificazioni, il primo cittadino e l’assessore avevano di fatto continuato a svolgere, in pieno mandato elettorale, altre attività  professionali – l’uno quella di consulente assicurativo e l’altro di amministratore di un’impresa di costruzioni – per le quali percepivano regolari compensi.

In definitiva, i due amministratori, facendo risultare un rapporto di lavoro “esclusivo” con il Comune, avevano fatto gravare i loro contributi  sul bilancio dell’Ente comunale.

Per garantire la restituzione delle somme illegittimamente versate gli inquirenti hanno quindi emesso un provvedimento di sequestro d’urgenza dei conti correnti del sindaco e dell’assessore, chiamati ora a rispondere dell’indebita percezione di oneri previdenziali quantificati, rispettivamente in 60mila euro per il sindaco e 20mila euro per l’assessore.

I due esponenti istituzionali hanno provveduto a diffondere una nota congiunta: “Abbiamo ricevuto un provvedimento della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore con il quale si dispone il sequestro cautelativo di somme sui nostri conti correnti. Il provvedimento si fonda sulla contestazione che ci viene rivolta di aver attestato l’assenza di ulteriori attività , fiscalmente retribuite, oltre quella istituzionale, con la conseguenza che il Comune ha versato all’Inps contributi previdenziali sulle nostre posizioni – sottolineano Servalli e Senatore –  Premesso, ovviamente, che nessun importo oggetto di contestazione è stato mai accreditato sui nostri conti correnti, siamo assolutamente certi di poter chiarire la nostra posizione e la correttezza del nostro operato”.

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