Cardarelli, pazienti su barelle anche in chirurgia d’urgenza

Così si presenta stasera il reparto del più grande ospedale del sud. Tre anni fa le promesse del governatore-commissario Vincenzo De Luca (“Mai più barelle”): ma la soluzione tarda

Odissea Cardarelli, pazienti sistemati nei corridoi anche in chirurgia d’urgenza. Risalgono ad oltre tre anni fa, le promesse del governatore-commissario Vincenzo De Luca (“Mai più barelle”). Ma ecco come si presenta stasera, 28 giugno 2019, il più grande ospedale del Mezzogiorno. Ammalati costretti a rimanere in lettiga, contro ogni logica. Ci chiediamo quali rischi correrebbe un paziente post operatorio, se fosse tra loro. E questo reparto non è certo il pronto soccorso, l’area considerata più esposta. Lì i picchi di ricoveri, spesso, trascinano i degenti nel caos barelle. Ma scene simili si stenta ad accettarle, in chirurgia d’urgenza. Un disagio diffuso, da cui l’ospedale non si affranca, nonostante il prodigarsi del personale sanitario. Eppure, la piaga è conosciuta da anni: ma la soluzione tarda.

Gianmaria Roberti

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest