Cardarelli, mobilitazione contro la chiusura del reparto terapie del dolore

Sindacati di base, forze sociali ed associazioni promuovono una petizione online contro la decisione dei dirigenti, presa nell’ambito del riordino: “Tutelare la dignità dei malati”

Organizzazioni sindacali di base, forze sociali ed associazioni si mobilitano per impedire  la chiusura dell’Unità Operativa  di terapia del dolore e cure palliative dell’Ospedale Cardarelli. Promossa una petizione online. Previste nei prossimi giorni una serie di iniziative di lotta.  Una struttura di eccellenza, la prima sorta nel Centro Sud Italia. La proposta è contenuta nel piano di riordino aziendale redatto  dai dirigenti del Cardarelli.  Prevede l’abolizione dei posti letto per i pazienti affetti da patologia algica tumorale, la cancellazione dell’Unità Operativa  dal dipartimento onco-ematologico per sostituirla con un ambulatorio di terapia del dolore nel dipartimento anestesiologico. La chiusura del reparto determinerà che tutti i malati affetti da patologia tumorale, che arrivano in fase terminale e ricoverati nelle varie divisioni, saranno inviati, come accadeva dieci anni fa, nel dipartimento di emergenza (rianimazione, terapia intensiva, medicina di urgenza) determinando ricoveri impropri e una morte priva di umanità. Ricoveri che sottrarranno posti letto ed impediranno ad alcune persone di poter salvare la propria vita senza dover affrontare vergognosi trasferimenti in elicottero per mancanza di posti letto in rianimazione. La Unità Operativa di  terapia del dolore e cure palliative  dell’Ospedale  Cardarelli fu istituita nel 1977, la prima unità specializzata del centro-sud. dopo anni di dura lotta contro l’insipienza della classe politica e dirigenziale dell’epoca ottenendo risultati significativi.

Ciro Crescentini

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