Carcere Poggioreale, detenuto suicida

Il 30enne trovato impiccato nel padiglione Salerno

Un detenuto 30enne del carcere di Poggioreale si è tolto la vita sabato, impiccandosi con un cappio ricavato da stracci, nel padiglione Salerno. “Il sistema penitenziario Italiano in questa occasione dimostra l’ennesima sconfitta che – afferma una nota del sindacato Osapp – crea forte senso di sconforto, da tempo l’Osapp si batte affinché si renda sempre più sicuro l’intero contesto, Tra le problematiche che affliggono il “G.Salvia” di Poggioreale come tanti altri istituti penitenziari campani, vi è la forte carenza di organico più volte segnalata dal Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, non per semplice capriccio, ma di vitale importanza per la tutela e la sicurezza di tutti, oramai il sovraffollamento delle carceri campane ha superato ben oltre il limite di capienza. Mancano nel carcere partenopeo rispetto le piante organiche oltre 200 unità di Polizia Penitenziaria, manca personale amministrativo del comparto funzioni centrali, mancano psicologi ed altre figure professionali e pedagogiche idonee a gestire una popolazione detenuta così vasta, in alcuni reparti detentivi vi sia un solo poliziotto a vigilare e seguire circa 100 detenuti nelle varie operazioni tratta mentali giornaliere, l’impegno massimo estremo profuso non è sempre efficace, ovviamente, ad evitare il peggio, tanto è vero che nell’ultimo incontro sindacale con la direzione e in altre circostanze, l’Osapp vista la carenza organica cronica ha proposto i turni lunghi di 12 ore per garantire più sicurezza e diritti soggettivi durante il periodo estivo che si preannuncia infuocato”.
Per i segretario regionale Osapp Campania Palmieri e il vice Castaldo “umanamente fatti del genere colpiscono tutti i poliziotti penitenziari in prima linea e mai vorremmo trovarci dinanzi ad un gesto estremo di una persona che in solitudine si è tolta la vita. Le richieste dell’Osapp da sempre verso i vari Governi che si sono succeduti, forse un giorno saranno accolte, forse un giorno la politica capirà l’importanza della dovuta e congrua presenza di personale di Polizia Penitenziaria, occorre una riforma sull’esecuzione della pena e probabilmente riusciremo assieme ad altre figure del trattamento ad evitare simili eventi luttuosi che colpiscono tutti nessuno escluso”.

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