Caos Comune di Capaccio, accusa di danno erariale da 700.000 euro per fitto a ristorante

L’indagine riguarda la locazione di un immobile di pregio nell’area archeologica di Paestum

Un ristorante con vista sui templi di Paestum pagava, per il fitto dei locali in posizione privilegiata, appena 12mila euro annui. Per questa vicenda la Corte dei Conti ipotizza un danno erariale di oltre 700mila euro, imputato ai vertici del Comune di Capaccio-Paestum ed all’amministrazione dell’Ente per le antichita’ e i monumenti della Provincia di Salerno. E’ questo il risultato dell’operazione Nettuno, avviata nel 2014 dalla Guardia di finanza di Agropoli. Dalle indagini e’ emerso un potenziale danno erariale connesso alla gestione del complesso, che si trova nell’area archeologica di Paestum (riconosciuto nel 1998 Patrimonio mondiale dall’Unesco) gestito dall’Ente per le antichita’ e i monumenti della provincia di Salerno. Lo stabile e’ stato dato in locazione alla societa’ (operante nel settore della ristorazione a Capaccio) “Ristorante Nettuno”, con contratto piu’ volte rinnovato, da ultimo nel 2006, con scadenza ventennale. Il potenziale danno erariale e’ emerso dall’entita’ del canone annuo concordato, da ultimo pari a 12mila euro annui, cifra che la Corte dei Conti giudica irrisoria se confrontata con il pregio, la posizione e le dimensioni dell’intero complesso turistico-ricettivo, situato all’interno della cinta muraria dell’antica citta’ di Paestum con vista  diretta sulla Basilica e sul Tempio di Nettuno. Inoltre, secondo le indagini della Gdf, il complesso immobiliare e’ stato affidato in locazione in assenza di gara pubblica e senza valutazione circa la potenziale redditivita’ per l’ente locatore. Il complesso immobiliare, inoltre, non era utilizzato solo come struttura ricettiva, ma – secondo quanto rilevano gli investigatori – in parte destinato a residenza della famiglia che lo gestisce.
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