
Proposta una voce unica sul bradisismo, in Tv e sui social parlano soggetti che non hanno alcun titolo
Troppe false notizie, troppe fughe in avanti sulle questioni inerenti il fenomeno del bradisismo e del rischio sismico nei Campi Flegrei. Disinformazioni che alimentano solo paura, panico e tensioni tra i i cittadini residenti. Significativa la proposta del deputato dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli nel corso dell’audizione degli amministratori locali in commissione Ambiente della Camera dei deputati: “Suggerisco una voce unica. È impressionante sentir parlare in tv, sui social soggetti che non hanno alcun titolo. Abbiamo bisogno di uno speaker, come per il Covid, che ogni giorno dia ai cittadini delle certezze. Interveniamo sulle fake news che creano panico”.
E sulla corretta comunicazione è intervenuto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
“Ci vuole un grande lavoro di informazione – ha sottolineato il sindaco partenopeo ascoltato in commissione ambiente della Camera dei deputati – occorre informare i cittadini in maniera corretta sul tema del bradisismo ma soprattutto sui piani di evacuazione che ci sono. Per fortuna il bradisismo in questi anni non c’è stato, questo ha portato la cancellazione del problema e tutti hanno un po’ dimenticato cosa si deve fare. Bisogna riprendere un’attività di informazione dei cittadini, di rieducazione dei cittadini. Bisogna spiegare cosa devono fare, andare nelle scuole. Questo è estremamente importante perchè da’ più sicurezza e consapevolezza”.
La fascia tricolore del capoluogo campano si è soffermata sulle crisi sismiche in atto. “Le crisi sismiche che stiamo vivendo e che creano tanto allarme sono crisi che rappresentano una conseguenza dell’attività che avviene in profondità ma che non rappresentano un precursore di una fantomatica eruzione” – ha affermato Manfredi – Il sistema di monitoraggio da parte di Ingv e dell’osservatorio vesuviano ci dice oggi che movimenti magmatici in profondità non ci sono, quindi questa è un’attività di degassamento”.
Manfredi, non c’è evacuazione per scosse – “L’evacuazione è legata a una possibile eruzione, non c’è evacuazione per le scosse. Ci sarà eventualmente un’evacuazione perchè la risalita magmatica, che oggi non c’è, aumenterà le scosse che saranno però precursori di un’eventuale, teorica e lontanissima eruzione. Dobbiamo distinguere l’aspetto sismico da quello eruttivo” – ha sottolineato Manfredi intervenendo ai microfoni di Radio anch’io su RadioUno.
Il primo cittadino ha spiegato che il Comune di Napoli “sta rivedendo il piano d’emergenza realizzato diversi anni fa e continuamente aggiornato, per tenere conto del cambiamento di alcune strade per un eventuale miglioramento delle vie di fuga rispetto a quelle previste dieci anni fa. E’ un piano che mette in moto la popolazione se c’è una possibile eruzione”.
Manfredi ha evidenziato inoltre che “questi terremoti non sono legati a una faglia, come siamo abituati nei terremoti tettonici, ma a una crisi del bradisismo e magnitudo più alte di quelle che oggi viviamo, di 4 – 4.5, teoricamente non dovrebbero avvenire poi – ha sottolineato ancora – gli eventi naturali hanno sempre una quota di imprevedibilità che noi non saremo mai in grado di prevede, ma sia storicamente che dai modelli fisici non sono possibili”. Il sindaco ha aggiunto affermando che “il problema è la continuità delle scosse, non che vengono scosse molto più significative”.
Manfredi ha voluto puntualizzare sul ruolo degli organismi istituzionali preposti, criticando le ultime dichiarazioni rilasciate del sindaco di Pozzuoli. “Se la Protezione civile regionale e nazionale decideranno di fare prove di evacuazione riguarderanno tutta l’area di crisi perché il piano non prevede la separazione dei Comuni” – ha detto il primo cittadino di Napoli – la prova riguarda un piccolo campione di popolazione e non con centinaia di migliaia di persone. Si identifica un campione e si prova che cosa significa spostare le persone. Non sono prove su larghissima scala e in passato ne sono state già fatte”, ha concluso
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