Campania verso la zona rossa. E De Luca chiede di mandare via il governo

I rumors parlano della stretta in giornata. Il governatore in diretta, intanto, attacca l’esecutivo: “Fatti salvi 3-4 ministri, produce solo caos. Meglio un ‘governo del presidente'”. Nuovi attacchi a Di Maio e al M5S

Emergenza Covid, Campania e Toscana verso la zona rossa. Nel giorno in cui il presidente del Consiglio ha annunciato novità, per la classificazione delle regioni in base al rischio di diffusione dei contagi, notizie di un’ulteriore stretta filtrano dalla Cabina di regia, chiamata a valutare i dati da trasmettere poi al Cts. Innalzamento del livello di rischio anche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e le Marche. Questo almeno secondo i dati che ora passeranno al vaglio del Comitato tecnico scientifico per la valutazione finale. Ma la decisione sembra ormai presa, e in serata il ministro della salute, Roberto Speranza, firmerà l’ordinanza con il giro di vite, anche per la Campania. E intanto, mentre si infittivano i rumors, il governatore De Luca esplodeva di rabbia contro il governo, durante la diretta social del venerdì. Forse una semplice coincidenza, ma mai il presidente della Regione si era spinto a chiedere le dimissioni dell’esecutivo giallorosso.  “Fatti salvi 3-4 ministri – ringhia De Luca – non è un governo, anziché andare allo sbaraglio sarebbe meglio avere un Governo che non produca il caos che è stato prodotto in Italia. In queste condizioni meglio mandare a casa il Governo”. La soluzione, a portata di mano, ci sarebbe: “Meglio un governo del presidente, di persone competenti e perbene, che non produca il caos che è stato prodotto in Italia dall’opportunismo politico e dalle scelte sbagliate, fatte dal Governo”. E ancora: “Se bisogna stare al governo con questi personaggi sarebbe meglio mandare a casa questo governo, perché non è tollerabile, ho detto a qualche esponente del Pd, alcun rapporto di collaborazione con ministri come Spadafora che ha raccontato bestialità o con il signore di cui ho fatto il nome (Luigi Di Maio, ndr) che ho sfidato ad un dibattitto pubblico già anni fa e rinnovo l’invito in diretta tv sperando che non faccia il coniglio come ha fatto nei 3-4 anni precedenti”. Intanto, però, martedì De Luca diramava una nota tranquillizzante. Un messaggio che – in attesa delle determinazioni finali del governo – adesso appare quantomeno un azzardo. “Vedo che sugli organi di informazione si è creata un’attesa di decisioni riguardanti la Regione Campania – affermava il governatore – La collocazione di fascia della Campania è già stata decisa ieri (lunedì, ndr), a fronte della piena rispondenza dei nostri dati a quanto previsto dai criteri oggettivi fissati dal ministero della Salute. Ho sollecitato io un’operazione trasparenza, pubblica e in tutte le direzioni, per eliminare ogni zona d’ombra, anche fittizia. Dunque non c’è più nulla da decidere e da attendere”. E forse non era proprio così.

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