Campania, un fallimento la formazione professionale e il programma Gol: zero occupati

I dati forniti durante il convegno “Il mercato del lavoro che cambia” svoltosi a Pozzuoli

Il Programma GOL, Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori in Campania doveva offrire servizi per l’inserimento e la qualificazione professionale dei licenziati, cassintegrati e dei disoccupati. Si è rivelato, invece, un fallimento su tutta la linea nonostante gli ingenti investimenti e le energie economiche messe a disposizione dal Ministero.

Eloquenti i dati forniti da Agostino Di Maio, direttore generale di Assolavoro (Associazione Nazionale delle Agenzie per il Lavoro) durante il convegno “Il mercato del lavoro che cambia” organizzato da Gesfor Pozzuoli. Centoquarantamila adesioni, zero occupati e misure di inserimento lavorativo e formativo che tardano ad avviarsi.

Di Maio -durante il suo intervento- ha parlato del progetto coordinato da Anpal evidenziando, tra le criticità, anche la mancanza di contatti tra le regioni dove alto è il tasso di disoccupazione, ed Assolavoro, che tramite le Agenzie associate ed in ottica di efficientamento del sistema cooperativo pubblico-privato, dovrebbe facilitare l’inserimento degli utenti nel mercato del lavoro, anche tramite processi di formazione.

In un aforisma Di Maio paragona la situazione attuale del mercato del lavoro ad una sorta di “emergenza sanitaria, come se i fondi del Pnrr avessero consentito di costruire un grande ospedale per i tanti malati (lavoratori), con la burocrazia che non consentirebbe di prenderli rapidamente in carico per curarli, rischiando così una nuova emergenza sanitaria.”

La platea dei soggetti destinatari della misura Gol è molto ampia, basti pensare a quelli con ammortizzatori sociali o altri sostegni al reddito, lavoratori fragili (giovani, donne con particolari situazioni di svantaggio, persone con disabilità, over 55), working poor, persone disoccupate senza sostegni al reddito e molti altri che tramite la nuova forma di politica attiva potrebbe migliorare la propria condizione lavorativa con ricadute positive in termini di benessere sociale.


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