Campania, si sgonfia il “quarto polo” della sinistra. Si sfila anche de Magistris

 

Raniero Madonna di Insurgencia candidato alla presidenza della Regione. Meno di 40 persone all’assemblea di San Giovanni a Teduccio. Il commento della consigliera comunale ex arancione Laura Bismuto: “E’ una lista bluff”

Si sgonfia “Terra”,  la lista del cosiddetto “quarto polo” (composto da Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, Lista Tsipras, Partito del Sud, Insurgencia e Stop Biocidio) in vista delle prossime elezioni regionali. Meno di 40 persone hanno partecipato all’ultima assemblea svoltasi a San Giovanni a Teduccio e deciso di di candidare alla presidenza della Regione Campania, Raniero Madonna, militante Insurgencia, figlio dell’ex presidente dell’Ordine dei Psicologi della Campania, Antonella Bozzaotra. Presenti in maggioranza anziani ex funzionari o burocrati di partito o di sindacato, alcuni consiglieri di municipalità. Assenti giovani. Non si sono visti gli attivisti di demA, il partito creato dal sindaco Luigi de Magistris, per niente convinti di mobilitarsi in favore di una lista anti-De Luca con poche possibilità di successo.

Assemblea flop di San Giovanni a Teduccio

Una lista che non sarebbe stata accolta con entusiasmo in primis dal sindaco, il quale, stando ai soliti bene informati del “Palazzo” avrebbe stretto un patto con i vertici nazionali del Partito Democratico garantendo meno tensione con il governatore uscente Vincenzo De Luca. L’ex Pm starebbe puntando ad un incarico di spessore nazionale. E i “messaggi” di distensione dal Pd sono puntualmente arrivati con il decreto semplificazione approvato nelle ultime ore dal governo. Messaggio accolto positivamente dalla fascia tricolore: “Gli articoli 17 e 18 del decreto legge cosiddetto semplificazioni pubblicato oggi in gazzetta ufficiale sono un grande risultato che abbiamo fortemente voluto e per il quale ho molto lottato. Con l’art. 17 si mettono in sicurezza i Comuni a rischio dissesto e siamo orgogliosi di essere stati la prima linea in una battaglia in difesa dei più deboli. Con l’art. 18 si è restituito ai sindaci il potere di ordinanza sancendosi lo stop alle ingerenze di ordinanze regionali che, in alcuni casi, mettono in pericolo lo sviluppo e la sicurezza dei territori. Due vittorie democratiche molto difficili da ottenere – ha dichiarato de Magistris – Voglio ringraziare molto Antonio Decaro presidente dell’Anci per il sostegno e il lavoro svolto con efficacia e concretezza. Ringrazio il Presidente del Consiglio Conte per aver mantenuto l’impegno preso a seguito di un incontro duro, leale e franco avuto con tutti i sindaci metropolitani. Ringrazio anche Francesco Boccia, Laura Castelli ed Achille Variati per il loro prezioso contributo in una efficace cooperazione tra governo nazionale e gli enti locali”. Dunque, i promotori della lista della “sinistra ambientalista” sarebbero rimasti soli e il progetto si starebbe trasformando in un flop. Pochissime persone sarebbero disposti a candidarsi e risposto con un secco “No grazie”. Avrebbero rifiutato l’ex parlamentare Isaia Sales, la senatrice Paola Nugnes, il presidente della municipalità Stella San Carlo, Ivo Poggiani e l’assessore all’ambiente Raffaele Del Giudice. Probabilmente sarà una donna a guidare la lista che affiancherà Raniero Madonna candidato presidente. Circolano i nomi di Costanza Boccardi (Lista Tsipras), assessorina alla decima municipalità Bagnoli-Fuorigrotta e Francesca Manna(ex Movimento 5 Stelle), attuale assessore comunale alle pari opportunità. Sarebbero disponibili a candidarsi Tonino Scala, coordinatore regionale di Sinistra Italiana e Antonio Luongo del partito del Sud. Un’altra assemblea è prevista per Martedì 21 Luglio per presentare candidature ufficiali e anche il logo(una bozza circola sui social).

la bozza del simbolo di “Terra”

Laura Bismuto, consigliera comunale: “Il Quarto polo è un bluff” – In merito al cosiddetto Quarto Polo, da rilevare una lunga dichiarazione di Laura Bismuto, consigliera comunale ex demA sulla sua pagina di Facebook. “Una lista last second con tutto quello che rimane della sinistra per fare cosa? Per raschiare il fondo e vedere se ne esce qualcosa? Per compiacersi dicendo “noi siamo più a sinistra”, “mai con De Luca”? – domanda Bismuto – O per raccogliere un po’ di consenso (sfruttando il vuoto politico a sinistra) per poter domani dire io peso tot voti, dando anche l’illusione agli elettori di votare altro da affaristi e opportunisti per poi puntare al solito proprio tornaconto personale? La verità è che è tutto un bluff – afferma Bismuto –  Per me, e lo ripeto per l’ennesima volta, bisogna fare “mea culpa”, partire da questo e ammettere di essere arrivati impreparati a questa tornata elettorale. Di non essere stati in grado di costruire un’alternativa. Di essere stati concentrati ognuno su sè stesso – sottolinea ancora la consigliera comunale – Di esserci aggrovigliati nelle beghe interne a ogni partito, movimento o quel che sia. Di esserci rinchiusi in una setta portati, da una minima parte residuale di questa esperienza politica e amministrativa, a pensare che fossimo i portatori sani della verità assoluta, ma dietro quella verità assoluta c’era la solita pastetta, una grande finzione, il solito opportunismo.  E nel frattempo abbiamo perso il contatto con la realtà, con la città – evidenzia Bismuto – E oggi, quella stessa parte residuale, pretende ancora di poter prendere in giro l’elettore offrendo loro una finta alternativa? Io penso che non ci creda più nessuno! Penso che non “gli” creda più nessuno.  Per essere credibili, oggi bisogna ammettere di non esser preparati, accettare la sconfitta, ed impegnarsi a costruire uno scenario nuovo, aperto, fatto di giovani, di competenze, di passione, di confronto serio, sui temi, sui bisogni, sugli obiettivi – conclude Bismuto –   Rimettere insieme i cocci di tutto ciò che si è perso, che è tantissimo, e parlare di sviluppo, di lavoro, di sanità, di ambiente, di Sud. Ma non improvvisando bensì costruendo. Mattone dopo mattone”.

CiCre

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