Campania, scandalo rifiuti: Cinque Stelle chiede dimissioni di De Luca

Voto del 4 marzo avvelenato dallo scandalo rifiuti

Palazzo Santa Lucia, la sede della Regione Campania è sotto assedio mentre si avvicinano le elezioni del 4 marzo.  La campagna elettorale è avvelenata dalle polemiche e dall’inchiesta giornalistica di Fanpage sulla quale indaga la Procura della Repubblica di Napoli. Nei giorni scorsi la polizia giudiziaria ha perquisito uffici e abitazioni di esponenti istituzionali, consiglieri comunali e regionali, amministratori aziende partecipate. Sotto inchiesta sono finiti il consigliere comunale centrista di Ercolano Mario Oliviero, il presidente della Sma, Biagio Iacolare, il candidato alla camera per Fratelli d’Italia, Luciano Passariello, Il figlio del Governatore della Campania, Roberto De Luca.

Oggi sono arrivate le dimissioni di Biagio Iacolare  annunciate in una nota dell’avvocato Nello Palumbo. Il difensore ricorda, a proposito del video di Fanpage in cui compare il presidente della Sma, che Iacolare “su richiesta dell’avvocato Mario Rory Oliviero, ha incontrato in un’ unica occasione una persona a lui presentata come un imprenditore, in grado di offrire condizioni economiche più vantaggiose per lo smaltimento dei fanghi reflui. Come emerge chiaramente dalla visione del filmato, lo Iacolare non ha né chiesto ne accettato alcuna somma di denaro”. “La conversazione – continua Palumbo – verte unicamente sulla possibilità di applicare un prezzo più conveniente, suscitando per tanto l’attenzione dello Iacolare. Il filmato riporta, inoltre, un colloquio intercorso tra l’avvocato Oliviero e il sedicente imprenditore, colloquio svoltosi in assenza dello Iacolare e nel quale si parla di un accordo economico. Se tale accordo vi è stato, esso è avvenuto all’insaputa dello Iacolare, per cui dovrà essere eventualmente l’avvocato Oliviero a spiegare le circostanze riferibili alla sua condotta”. L’avvocato Palumbo fa anche osservare che il colloquio, “che appare tra l’altro incompleto, è improntato a evidenti forzature poste in essere dal sedicente imprenditore, con un atteggiamento quasi passivo dello Iacolare. Va comunque evidenziato che, nella qualità di presidente della Sma, lo Iacolare non riveste funzioni gestionali, che sono affidate esclusivamente al consigliere delegato. In ogni caso, per evitare qualsiasi strumentalizzazione in ordine ad una vicenda dai contorni oscuri ed inquietanti, sia per la genesi che per le finalità, che sono tutte da accertare, lo Iacolare rassegnerà le sue dimissioni dall’incarico di presidente della Sma”.

Un terremoto politico. Durissimo l’attacco di Luigi di Maio candidato a premier del Movimento 5 Stelle.
“Sto guardando il terzo video dell’inchiesta di Fanpage. È Allucinante. Sembra di vedere ‘Gomorra’, ma a differenza della serie qui devono vincere i buoni!” Lo scrive su Twitter Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento Cinque Stelle. Di Maio commenta il filmato in cui l’ex boss Nunzio Perrella incontra Biagio Iacolare, presidente del Cda di Sma Campania, e il suo mediatore Mario “Rory Oliviero”, ex presidente del Consiglio comunale di Ercolano.

Immediata la replica di De Luca. “Ho dato mandato ai miei legali di querelare Luigi Di Maio per le dichiarazioni rilasciate ieri e nei giorni scorsi. Invito Di Maio, membro autorevole della casta a 15mila euro al mese, a rinunciare all’immunità parlamentare. Gli rinnoveremo la richiesta ogni giorno fino alle elezioni”  scrive su Facebook il presidente della Regione Campania.
Una nota durissima è stata diffusa dal  Coordinamento regionale della Campania e il Coordinamento di Sinistra Italiana provincia di Salerno. Prima ancora di chiarire se ci sia rilevanza penale, resta evidente, a voler essere buoni, la totale l’impreparazione della classe dirigente che il Pd campano cerca di imporre. Inoltre, emerge in tutta la sua putredine il maleodorante uso del consociativismo, che credevamo ormai sepolto. In queste ore, mentre la magistratura fa il suo lavoro, va chiarito che non sarà un processo in più o in meno a far cambiare quanto pensiamo del deluchismo e del Pd: il nostro giudizio resterà negativo sia sul piano politico che etico a prescindere da questo ennesimo scandalo. Fa ribrezzo, però, che ci sia ancora chi intende lucrare sui rifiuti, la cui mala gestione è alla base del crescere dei tumori che hanno devastato migliaia di famiglie campane”.
Sulla vicenda interviene il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris:  “De Luca querela Di Maio, noi invece quereliamo chi uccide le nostre terre e le vite dei suoi abitanti e ha soffocato di debiti Napoli, Città che abbiamo liberato dai rifiuti e liberato il Comune dalle collusioni tra affari,politica e criminalità dei colletti bianchi”.

 

Condividi sui social network
  • gplus
  • pinterest