Campania, Ruotolo si arrampica sugli specchi e parla politichese. Travolto da un’ondata di critiche

Il neosenatore conferma sostanzialmente l’appoggio politico alla candidatura dello “sceriffo”

Il senatore Sandro Ruotolo parla politichese, tira in ballo la destra sovranista, dà la colpa a fantomatici siti locali e ad una fake news ma conferma sostanzialmente il  sostegno  per una coalizione di centro sinistra “allargata” per la candidatura di Vincenzo De Luca alla presidenza della Regione Campania. Agli elettori e ai militanti non è sfuggita l’arrampicata sugli specchi del neo senatore e puntualmente sono arrivate le critiche. Nelle ultime ore la pagina di Facebook di Ruotolo è stata inondata di commenti durissimi di militanti e di elettori di sinistra e simpatizzanti del sindaco Luigi de Magistris. Nell’occhio del ciclone è finito un post pubblicato dall’ex giornalista.  “Leggo con stupore le dichiarazioni che si susseguono da vari esponenti della politica napoletana circa un mio appoggio alla candidatura di Vincenzo De Luca alle prossime elezioni per il rinnovo della Regione Campania – scrive Ruotolo –  Da qualche giorno in città si è aperto un dibattito nato da una fake news messa in rete da un sito locale. Eppure bastava leggere le mie interviste rilasciate alle pagine napoletane di due quotidiani per avere il mio punto di vista e sgombrare il campo dai veleni e dal tatticismo che stanno prendendo il sopravvento nel dibattito”. “Resto convinto che l’avversario da battere sia la destra sovranista, oggi in Regione e, quando sarà, al Comune di Napoli. Con modestia e umiltà mi adopererò a lavorare per un campo largo del centro sinistra. Considerato che il centro sinistra in Campania è attualmente composto da 18 liste e partiti (comprese quelle di Pomicino, Mastella, De Mita) ha deciso che il candidato alla presidenza della Regione è Vincenzo De Luca, il sedicente “centro sinistra allargato” professato da Ruotolo deve inevitabilmente riconoscere la candidatura di De Luca. Una proposta politicamente ambigua smascherata dagli elettori. La pagina social di Ruotolo è stata travolta da commenti e critiche. “La pezza peggio della toppa! io nel frattempo butto la scheda, voti una cosa e te ne esce un’altra, ma sincerità per sincerità? Siete indifendibili, preferisco non votare più a nessuno e si ricordi che il mio voto a lei era perchè era amico di de Magistris” – scrive StefaniaLucio, invece critica la mancanza di chiarezza. “La dote del giornalista di alto livello è la chiarezza. Appena sei entrato in Parlamento, sembri averla persa!”. E Antonio: “mi dispiace dirglielo ma questo post mi sembra un tantino ambiguo: Non smentisce e non conferma. Sia più chiaro, altrimenti mi fa pensare che il politichese abbia preso il sopravvento anche su di lei”. Secca e diretta la domanda di Carlo:Ruotolo, sei o non sei per una lista con De Luca? Basta un si oppure un no. È vecchia come il ciuccio questa politica dei distinguo”. Durissima la valutazione di Luciana: “Questo modo di spiegare non è vicino alle persone semplici e ignoranti come me che non masticano il  politichese. Resto ancora più basita”. Netta valutazione di Raffaele: “Ma quale centro sinistra! C’è tanta puzza di centro destra ma soprattutto di collusioni con ambienti malavitosi e organizzazioni camorriste”. E Christian:  Quindi non erano fake news? È vergognoso sostenere De Luca e il PD!” Mirata la domanda di Rosalba: “non capisco , appoggia si o no De Luca? Perchè  se fosse un sì la delusione sarebbe veramente forte .E non mi dica che non ci sono altri nomi , vincere sicuro ma con un personaggio da medioevo non è vincere”.  Il commento di Aurelia è  articolato, un vero siluro politico per Ruotolo:  “Questo post, leggendolo pure con tutta la buona volontà possibile, non aiuta a diradare ombre e ambiguità. A parte il fatto che gli elettori sono ormai stanchi di votare sotto ricatto, con il richiamo costante al voto utile, in caso contrario vincerà la destra. Questo ha impedito per anni, la costituzione di una vera alternativa a ad una destra eversiva e temibile, ma non ha impedito ad una pseudo sinistra di rincorrere a più non posso proprio quella destra. Con una svendita paurosa di valori, in sostanza una dispersione di un grande patrimonio ideale, che andava invece preservato per il bene dell’Italia. Il punto è proprio questo: che significato ha scrivere “… adoperarsi a lavorare per un campo largo del centrosinistra …?”  Siamo realisti. In questa tornata elettorale il campo largo già c’è: da De Luca, a Pomicino, De Mita e Mastella, con in più transfughi di altre esperienze politiche non certo edificanti. Infatti si parla di ex cosentiniani e verdiniani, già presenti nella lista “Campania Libera” nelle elezioni regionali del 2015. Annunciato anche l’arrivo di qualche fascista. Senza omettere la foglia di fico a “sinistra” rappresentata da “articolo UNO”. Non ho citato il PD, che come partito non esiste in Campania, ma è compendiato tutto in Vincenzo De Luca, personaggio che non può essere amato dai sinceri progressisti per la sua cafonaggine istituzionale e per essere lui stesso latore di una politica vecchia, clientelare, familistica e fallimentare. Tra l’altro, a parte le sceriffate in tempo di “coronavirus”, nessun problema della regione ha risolto in 5 anni. Le ecoballe stanno là, la terra dei fuochi sta là. Un disastro la sanità, i trasporti, il lavoro. Ero convinta che tutto ciò le fosse noto, ma pare di no. Parla del Comune di Napoli? C’è la possibilità non peregrina che venga eletto come futuro sindaco una testa di legno di De Luca. In tal modo una funesta tela di ragno ci avvolgerà tutti!”

CiCre

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