Solo quattro voti per una mozione che invitava il governo a sospendere l’invio delle armi in Ucraina.
Organizzano cortei, rilasciano interviste e dichiarazioni, issano cartelli, sventolano bandiere arcobaleno, urlano slogan in favore della pace ma scappano, disertano, quando occorre assumere una posizione netta sul piano istituzionale e politica. Emergono i falsi pacifisti, soliti opportunisti della sedicente sinistra e della politica politicante campana.
Nell’ultima seduta del consiglio regionale solo 4 consiglieri(Maria Muscarà, Gennaro Saiello, Vincenzo Ciampi, Luigi Abbate) hanno votato in favore di una mozione che invitava il governo a sospendere l’invio delle armi in Ucraina.
Dura la dichiarazione della combattiva consigliera Maria Muscarà: “Negli ultimi mesi si sono rincorse tutta una serie di manifestazioni di pace, convegni da parte di istituzioni e politici di ogni partito, ma da marzo orgogliosamente sono stata una delle prime e poche rappresentanti del popolo, ad aver chiesto con mozioni ed interrogazioni, il blocco dell’invio delle armi e sanzioni che puntualmente venivano ignorate, rinviate o bocciate – sottolinea Muscarà. “Li definisco i “pacifinti con il mitra” – prosegue Muscarà – per loro le armi portano pace come ritiene Manfredi, intanto anche all’ultima seduta in Consiglio, solo 4 consiglieri hanno votato contro l’invio delle armi. Ricordo che il decreto degli armamenti firmato a marzo è stato rinnovato, senza passare per le Camere, sarà così fino a dicembre 2022. Il governatore De Luca è stato costretto a finanziare la manifestazione trascinando i ragazzi in piazza, perchè se avesse contato solo sui suoi consiglieri, si sarebbe trovato da solo alla marcia della Pace. Lo dico da mesi, il Consiglio regionale della Campania, rappresentante di un popolo pacifico come quello napoletano, che da migliaia di anni ha sempre subito le guerre senza mai dichiararle, si faccia portavoce con il governo per la promozione del blocco degli armamenti, evitando che il Paese continui a rendersi pienamente coinvolto in una guerra importante come questa, promuovendo così il tavolo delle trattative”.
CiCre