Campania, inchiesta appalti Covid: tacciono tutti i partiti. La consigliera Muscarà unica voce critica

Ventitre indagati tra cui il dirigente Ciro Verdoliva

Tacciono le forze politiche di maggioranza e di opposizione della Campania sull’inchiesta aperta dalla magistratura sulla gestione sanitaria della pandemia. Significativo il silenzio del Movimento 5 Stelle, organizzazione politica che si prepara ad entrare nella giunta guidata da Vincenzo De Luca e a svolgere una funzione consociativa. Solo la consigliera regionale Maria Muscarà ha assunto una posizione netta sulla vicenda, confermando coerenza, spirito indipendente e combattivo.

L’insana Sanità campana è come al solito travolta dalle indagini troppa complicità tra regione e certi sistemi di potere della sanità regionale: abbiamo ben 23 indagati per la gestione sanitaria della pandemia, tra cui il dirigente dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdolina, per frode in pubbliche forniture e per turbativa d’asta. Eclatanti i casi degli infermieri che aspettano i contributi per l’assistenza covid” – ha sottolineato in una nota, la consigliera Maria Muscarà.

la consigliera Maria Muscarà

Sono costretta – prosegue – a presentare una nuova interrogazione per capire quali siano i motivi per cui l’azienda non delibera l’immediato avvio di procedure di stabilizzazione del personale sanitario, ai sensi dell’art. 20 del d.lgs. n. 75/2017. Intanto la Corte dei conti bastona la Asl Napoli 1 per i bilanci. Non dimentichiamo che il governo M5S-PD fece uscire la regione Campania dal commissariamento, ed ora giungono le “segnalazioni” da parte della Corte dei conti su illeciti gravissimi, anche per i bilanci 2018-2019. Attendiamo – conclude Muscarà – l’esito delle indagini per trarre conclusioni che già ben immaginiamo”.

CiCre

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