Campania, il “signorotto” De Luca non vuole riaprire le scuole

Monta la protesta contro il solito monologo del presidente della Regione

L’emergenza sta esaltando signorotti locali in doppiopetto, in primis sindaci e presidenti di regione. I politici più mediocri si aizzano a prepotenti e autoritari. Nelle ultime ore è arrivato puntuale un nuovo monologo del presidente della Regione Campania.


“Bisogna cominciare a ragionare seriamente sulla riapertura dell’anno scolastico. Mi auguro che sia possibile nei prossimi giorni fare un ragionamento pacato e responsabile”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, suggerendo di “utilizzare un mese di tempo per ampliare per quanto più possibile l’area di vaccinazione per i bambini più piccoli, per arrivare magari a fine gennaio e riaprire le scuole in condizioni di maggiore sicurezza”.

De Luca ha evidenziato, nel corso di una diretta Facebook, che attualmente “il grosso del contagio riguarda oggi la fascia di età 0-16 anni. Riteniamo – ha domandato De Luca – che si possa procedere all’apertura dell’anno scolastico il 10 gennaio in condizioni di tranquillità sanitaria e psicologica per le famiglie? 

Dura la reazione di Alessandra Caldoro del direttivo cittadino di Fratelli d’Italia.

Nel consueto monologo del venerdì Vincenzo De Luca attacca violentemente il governo definendo “bancaria” l’ultimo decreto. Critiche sul governo ce ne sarebbero tante, ma De Luca dimentica che lui è quello che sconfiggeva il covid con il lanciafiamme, quello delle battute offensive e soprattutto è quello delle ordinanze decretate illegittime dal Tar – sottolinea l’esponente di Fratelli d’Italia – I più mediocri si aizzano a prepotenti e autoritari. “Infatti De Luca annuncia che non ha intenzione di riaprire le scuole prima di fine gennaio– aggiunge Caldoro – De Luca ha bisogno di trovare un colpevole e il colpevole ancora una volta è l’incolpevole scuola”. “È inaccettabile che a pagare per l’incapacità di De Luca siano ancora gli studenti della Campania– conclude Caldoro – Dopo due anni la Dad non può essere nemmeno un’ipotesi”

Ci.Cre

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